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SVIZZERA"Più donne ai vertici aziendali"

04.12.15 - 15:46
Il Consiglio federale intende mantenere l'introduzione delle quote rosa
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"Più donne ai vertici aziendali"
Il Consiglio federale intende mantenere l'introduzione delle quote rosa

BERNA - Dopo le forti critiche emerse in procedura di consultazione, il Consiglio federale ha deciso di edulcorare la revisione del diritto della società anonima, necessaria per concretizzare la cosiddetta "iniziativa Minder". L'introduzione delle quote rosa ai vertici aziendali viene però mantenuta. Il messaggio per il Parlamento dovrebbe essere pronto entro fine 2016.

Durante la consultazione, la revisione della legge sulle società anonime ha suscitato una vera e propria alzata di scudi nel centro-destra, secondo il quale non è proprio il momento di integrare nella legislazione l'iniziativa Minder, soprattutto adesso che la Svizzera deve fronteggiare problemi economici a causa del franco forte. La destra non voleva nemmeno l'introduzione delle quote rosa, sostenendo che "queste cose devono venir autoregolate" e che "la politica non deve immischiarsi".

Anche la sinistra e i sindacati avevano criticato il progetto governativo sostenendo che le modifiche proposte non sono sufficienti per ristabilire la fiducia della popolazione nell'economia. Quanto alle quote rosa, essi chiedevano una rappresentanza più consistente.

Oggi il governo, prendendo le prime decisioni di principio riguardo alla revisione del diritto della società anonima, ha voluto mantenere le quote rosa, abbassando però le esigenze rispetto al progetto mandato in consultazione. Nel consiglio d'amministrazione di una grande società quotata in borsa, le donne (e anche gli uomini) dovranno sì essere almeno il 30%, ma nella direzione questa quota si riduce al 20%.

Visti i risultati della procedura di consultazione, il Consiglio federale ha invece rinunciato a inserire nella nuova legge il diritto di proporre un'azione a spese della società, l'obbligo di allestire e gestire un forum elettronico degli azionisti, l'obbligo di definire nello statuto la relazione tra retribuzioni fisse e retribuzioni variabili, nonché il divieto dei voti anticipati sulle retribuzioni variabili.

La nuova legge dovrà anche contenere norme per una maggiore trasparenza dei flussi finanziari nel settore delle materie prime: le grosse aziende del settore dovranno pubblicare i pagamenti a enti statali che superano i 120'000 franchi all'anno.

Le società attive nel settore delle materie prime non dovranno invece redigere un rapporto anche su tematiche non finanziarie, in particolare la protezione dell'ambiente e i diritti umani. Questo aspetto verrà trattato "in un momento successivo".

Il 3 marzo 2013 il popolo svizzero aveva accettato con il 68% dei voti l'iniziativa popolare "contro le retribuzioni" che mirava a rafforzare il diritto degli azionisti. Il testo era stato lanciato dall'imprenditore e consigliere agli Stati sciaffusano Thomas Minder (indipendente, ma che fa parte del gruppo UDC).

Il primo gennaio dello scorso anno è poi entrata in vigore l'Ordinanza contro le retribuzioni eccessive nelle società quotate in borsa (OReSa) che applica l'iniziativa nell'attesa dell'elaborazione di una legge. Essa vieta le indennità di partenza, le retribuzioni anticipate e le provvigioni per ristrutturazioni interne. Continuano per contro a essere permessi i premi d'assunzione.

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