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NIDVALDOReferendum su quattro misure di risparmio a Nidvaldo

24.11.15 - 16:52
Referendum su quattro misure di risparmio a Nidvaldo

STANS - Nel canton Nidvaldo si vota domenica su quattro misure di risparmio combattute da referendum. Le autorità hanno elaborato un pacchetto di riduzione delle spese da 6,6 milioni di franchi. Gli oggetti in votazione riguardano tagli alle spese e balzelli per complessivi 1,5 milioni.

In gioco c'è ad esempio la riduzione delle deduzioni fiscali per i pendolari ad un massimo di 6000 franchi, ossia il doppio della somma deducibile per l'imposta federale. Un gruppo di privati cittadini ha raccolto le firme necessarie per sottoporre al voto la misura che dovrebbe garantire entrate supplementari dell'ordine di 750'000 franchi l'anno.

I Verdi sono all'origine dei referendum lanciati contro altre tre misure: la soppressione delle rendite-ponte per i pensionamenti anticipati (con un risparmio di 250'000 franchi l'anno), il taglio alle prestazioni complementari per i redditi modesti (330'000 franchi) e una nuova tassa per la scuola post-obbligatoria (con 150'000 franchi di entrate).

Il governo cantonale - che ha deciso di sua esclusiva competenza tagli per 3,6 milioni di franchi - ritiene che senza queste misure il cantone rischia di indebitarsi eccessivamente e si vedrebbe costretto ad aumentare le imposte.

Quello che è certo è che dopo le riduzioni delle imposte introdotte nel 2007, nel 2009 e nel 2011, i tempi delle vacche grasse sembrano essere finiti anche per il piccolo cantone della Svizzera centrale.

Se in quegli anni Nidvaldo era riuscito ad accantonare 38 milioni di franchi, la crescita del gettito fiscale ha in seguito subito una brusca frenata. Una situazione - sottolinea il governo - resa ancor più difficile dal calo degli utili ridistribuiti dalla Banca nazionale, dai maggiori contributi da versare nella perequazione finanziaria intercantonale e dall'aumento dei costi ospedalieri e per le autorità di tutela

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