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SVIZZERAMacché Magdalena Blocher, il futuro dell'UDC si chiama Roger Köppel

19.10.15 - 07:24
I quotidiani stranieri mettono in evidenza il successo dell'UDC. In Germania si lancia il nome di Roger Köppel, volto nuovo che "rappresenterà il futuro dei democentristi"
Macché Magdalena Blocher, il futuro dell'UDC si chiama Roger Köppel
I quotidiani stranieri mettono in evidenza il successo dell'UDC. In Germania si lancia il nome di Roger Köppel, volto nuovo che "rappresenterà il futuro dei democentristi"

BELLINZONA - "Scivolamento a destra, ancora una vola" (Die Zeit), "Svizzera, elezioni: trionfa la destra populista e anti-immigrati" (Corriere della Sera), "Vittoria elettorale per i nazionalisti di destra" (Bild-Zeitung), "In Svizzera la crescita della destra populista si conferma" (Le Monde), "L'UDC trionfa. Svizzera: scossone di destra al voto per il parlamento" (Kronen Zeitung).

Sono soltanto alcuni dei titoli che si leggono oggi sui maggiori quotidiani online dei paesi a noi vicini.

La stampa estera, infatti, ha osservato con interesse il risultato scaturito dalle elezioni federali del 18 ottobre, sottolineando, come era ovvio, il trionfo storico dell'UDC.

La rivista tedesca "Die Welt" ha intitolato così: "La paura spinge gli svizzeri a decidere per l'isolamento". Il successo dell'UDC era sì previsto, "ma in queste dimensioni è però sorprendente", ha commentato il quotidiano conservatore di proprietà della Axel Springer. Sempre secondo il "Die Welt" il risultato potrebbe rendere ancora più difficile i rapporti tra la Svizzera e l'Unione europea.

"Gli svizzeri hanno rafforzato le forze borghesi di destra del loro Paese", ha scritto la "Frankfurter Allgemeine Zeitung". Mentre l'UDC ha fatto la sua campagna puntando sulla crisi dei profughi, il PLR ha giocato le sue carte puntando sul rallentamento economico a seguito della forza del franco.

La "Süddeutsche Zeitung" vede nel rafforzamento delle destre "un pericolo per il modello di successo svizzero". "La Svizzera era il Paese in cui governavano tutti insieme", mentre oggi, sempre secondo il giornale monacense, "la Confederazione è diventato il modello dei populisti di destra".

Lo "Spiegel" ha definito l'UDC "il partito populista di destra di maggior successo in Europa". In Germania ad attirare molto interesse, più che l'elezione della figlia di Christoph Blocher, è l'elezione al Consiglio nazionale di Roger Köppel, conosciuto in Germania per aver partecipato a numerosi talk-show politici sui canali televisivi nazionali tedeschi. Una figura carismatica che, in Germania si pensa potrà "giocare nei prossimi anni un ruolo centrale nel partito". L'incognita ora è rappresentata dalla possibilità d'intesa tra PLR e l'UDC.

In Austria l'austriaco "Die Presse" ha sintetizzato con un titolo che rende bene l'idea del periodo storico che stiamo vivendo: "E' l'ora dei partiti di destra". "Come sempre i partiti popolari hanno condotto una campagna elettorale puntando sulla paura contro i profughi, gli stranieri e l'EU".

Il britannico "The Guardian" ha messo in relazione la vittoria dell'UDC con l'aumento del numero di migranti e profughi in Europa. Un tema che in Svizzera ha fatto presa, nonostante "la nazione alpina sia un paese ricco e sia stata risparmiata sostanzialmente dalla crisi".

Lo spagnolo "El Pais" ha scritto che l'UDC ha sollevato i sentimenti di paura, paura di "perdere l'alto standard di vita e l'identità nazionale". 

Per il Corriere della Sera online, l'Unione democratica di centro è la grande vincitrice delle elezioni per il rinnovo del Parlamento elvetico. Ma "in una sterzata a destra prevista dai sondaggi, anche il Partito liberale radicale registra un bel successo, benché più contenuto".

Per la Repubblicai.it, la campagna elettorale è stata praticamente monotematica e sovrastata dal tema dell'immigrazione e ciò ha contribuito alla forte avanzata dell'UDC, ovvero "il partito della destra più conservatrice e antieuropeista di Christoph Blocher". Stando al quotidiano italiano, non sorprende dunque che nei Grigioni sia stata eletta sua figlia Magdalena Martullo-Blocher, "che molti hanno già paragonato a Marine Le Pen" .

Il giornale francese Le Monde, pur sottolineando l'avanzata dell'UDC, attenua tuttavia l'importante del voto di ieri: "il sistema di democrazia diretta (...) tende infatti a ridurre l'importanza dello scrutinio". Per il quotidiano di sinistra Libération e per quello di destra Le Figaro, la progressione dei democentristi è comunque "spettacolare".

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