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SVIZZERANiente accordo bilaterale con l'UE sui prodotti chimici

11.09.15 - 12:19
Niente accordo bilaterale con l'UE sui prodotti chimici

BERNA - Per il momento, la Confederazione non è disposta a perseguire attivamente l'apertura di negoziati con l'Unione europea in vista di un accordo bilaterale sui prodotti chimici. È quanto ha deciso il Consiglio federale dopo aver consultato gli ambienti interessati.

Berna intende migliorare ulteriormente la protezione delle persone e dell'ambiente dai prodotti chimici pericolosi in Svizzera, tenendo conto delle nuove conoscenze scientifiche. Per garantire un elevato livello di sicurezza, il Governo ha deciso di aggiornare in modo mirato il diritto elvetico in materia.

L'Esecutivo ha incaricato i dipartimenti competenti di elaborare i necessari adeguamenti delle ordinanze e di sottoporgli - d'intesa con gli ambienti interessati - un progetto entro la fine del 2017.

L'obiettivo è di evitare che siano immesse in commercio sostanze chimiche sprovviste di dati che permettano di valutare i rischi per la salute e per l'ambiente. Grazie all'obbligo di notifica dei prodotti intermedi pericolosi, il Consiglio federale vuole altresì colmare le lacune informative. In tal modo, i servizi di pronto soccorso saranno in grado di far riferimento rapidamente a questi dati e di fornire informazioni in caso di incidenti.

Secondo l'Esecutivo, la creazione di nuovi ostacoli al commercio dovrà essere - per quanto possibile - evitata. La possibilità di approfondire la collaborazione tecnico-scientifica con le autorità internazionali e con quelle di singoli Paesi dovrà inoltre essere esaminata.

Conferenza prodotti chimici: Oberle capo della delegazione svizzera

Parallelamente il Consiglio federale ha approvato il mandato negoziale della delegazione svizzera che parteciperà alla quarta Conferenza internazionale sui prodotti chimici, che si terrà dal 28 settembre al 2 ottobre a Ginevra. La delegazione sarà presieduta dal direttore dell'Ufficio federale dell'ambiente Bruno Oberle.

L'obiettivo della Conferenza è di ridurre al minimo entro il 2020 gli effetti nocivi dei prodotti chimici sull'uomo e sulla natura. Durante la riunione verranno anche discusse le strategie per il periodo successivo. Tra gli aspetti principali che verranno considerati a Ginevra figurano il piombo nelle vernici, i nanomateriali e le sostanze pericolose in apparecchi elettrici ed elettronici.

La Svizzera sostiene inoltre la proposta di includere in futuro tra i temi prioritari anche l'impiego di medicinali persistenti nell'ambiente e di pesticidi molto pericolosi. Nell'attuazione delle future strategie Berna ritiene infine sostanziale un maggiore impegno del settore della salute.

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