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SVIZZERAExploit dell'UDC... se si fosse votato lo scorso autunno

29.01.15 - 12:13
I democentristi avrebbero raggiunto il 32,3%, male invece PPD e PS
Exploit dell'UDC... se si fosse votato lo scorso autunno
I democentristi avrebbero raggiunto il 32,3%, male invece PPD e PS

BERNA - Se le elezioni del Consiglio nazionale si fossero tenute lo scorso autunno, il principale vincente sarebbe stata l'UDC che avrebbe guadagnato 5,7 punti percentuali a quota 32,3%, un record mai raggiunto dai democentristi. Grossi scossoni anche in casa PPD e PS, che avrebbero perso rispettivamente 2,7 e 2,4 punti al 9,6% e al 16,3%. È perlomeno quanto rivela un sondaggio di Vimentis dalla metodologia originale.

Contrariamente a quanto avviene generalmente per le inchieste elettorali, in cui si procede a un campionamento casuale, gli autori della ricerca hanno utilizzato le risposte fornite spontaneamente e anonimamente via internet da 20'173 persone tra il primo ottobre e il 14 dicembre 2014, si legge nello studio pubblicato oggi.

Vimentis afferma di essere cosciente dei possibili limiti del suo lavoro, ossia principalmente che dall'inchiesta risultano esclusi tutti gli aventi diritto di voto che non hanno accesso al web, che non sono a conoscenza dell'inchiesta e che non si interessano alla questione.

La piattaforma politica sostiene però di disporre di risultati solidi perché pondera posteriormente le risposte in funzione di criteri demografici degli internauti come l'età, il sesso, la formazione e il cantone di domicilio.

Un altro rischio è rappresentato dalla manipolazione, dalla partecipazione molteplice all'inchiesta e da risposte casuali. Per evitare questo problema, Vimentis non ha considerato casi sospetti.

L'associazione ha lavorato essenzialmente a titolo onorifico - gli autori sono otto studenti dell'università di San Gallo e del Politecnico federale di Zurigo. È comunque sostenuta da donazioni private. Lo sponsor principale è PricewaterhouseCoopers (pwc), società che fornisce servizi professionali di revisione di bilancio nonché consulenza legale e fiscale.

Stando a Vimentis, il margine d'errore è di più o meno 4 punti percentuali. Concretamente significa ad esempio che l'UDC si situa tra il 28,3% e il 36,3%. La piattaforma politica aveva fornito lo stesso margine d'errore per un sondaggio realizzato in vista delle elezioni federali del 2011. Per il PPD lo scarto non era stato rispettato: a fronte dell'inchiesta che dava i democristiani al 7%, nelle urne erano stati raccolti il 12,3% dei consensi, con un errore in difetto del 76%.

Al di là di UDC, PPD e PS, per gli altri partiti di governo il sondaggio prevede variazioni molto più contenute. Il PLR perderebbe 0,7 punti al 14,4% mentre il PBD rimarrebbe al 5,4%.

I Verdi liberali (PVL) guadagnerebbero 2,3 punti al 7,7% e costituirebbero una forza identica ai Verdi (7,6%, -0,8 punti).

I risultati di Vimentis si distanziano dai sondaggi sinora pubblicati, che vedono l'UDC in calo. Ad esempio il barometro elettorale realizzato in ottobre (quindi pressoché simultaneo allo studio di Vimentis) per conto di SRG SSR da gfs.bern, istituto già peraltro al centro di intense polemiche sull'attendibilità dei suoi lavori, dava ad esempio l'UDC in calo al 25% circa e il PS in crescita a circa il 20%, con un margine d'errore di 2,2 punti percentuali. IL PPD appariva in lieve calo.

Un'inchiesta dell'istituto Léger (già Isopublic) su mandato della SonntagsZeitung dà i democentristi in discesa al 23,8% e il PS in progressione al 19,8%. I democristiani risultano stabili.

Ats

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