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SVIZZERASegreto bancario: raccolte oltre 117'000 firme per mantenerlo

25.09.14 - 15:11
Il popolo sarà probabilmente chiamato ad esprimersi in merito
KEYSTONE/Gaetan Bally
Segreto bancario: raccolte oltre 117'000 firme per mantenerlo
Il popolo sarà probabilmente chiamato ad esprimersi in merito

BERNA - Il popolo sarà probabilmente chiamato ad esprimersi sul mantenimento del segreto bancario. I partiti borghesi hanno depositato oggi alla Cancelleria federale 117'596 firme raccolte per la loro iniziativa popolare "Sì alla protezione della sfera privata".

Il comitato interpartitico raggruppa rappresentanti di PLR, UDC, PPD, Lega, Unione svizzera arti e mestieri (usam) e dell'associazione svizzerotedesca dei proprietari (HEV). Secondo loro, l'introduzione dello scambio automatico d'informazioni all'interno del Paese danneggerebbe la fiducia tra Stato e cittadini e quindi va evitata.

Il comitato intende eludere "la creazione di uno Stato onnipresente e onnisciente nella vita dei cittadini". Secondo i promotori dell'iniziativa, la volontà di instaurare uno scambio automatico d'informazioni finanziarie in Svizzera permetterebbe allo Stato di immischiarsi ancora di più nella vita privata delle persone. Con queste misure, le transazioni e i modi di vita dei cittadini potrebbero essere registrati e poi utilizzati senza cognizione di causa.

La protezione della sfera privata, "un bene centrale in una società liberale", è già scritta nella Costituzione come diritto fondamentale, scrive il comitato. L'attualità politica mostra tuttavia che, anche in Svizzera, questo diritto fondamentale deve essere chiarito. L'iniziativa "Sì alla protezione della sfera privata" permette di preservare il segreto bancario a livello svizzero, indicano i promotori.

Con le misure proposte dall'iniziativa, i dati personali dei cittadini sono protetti. Il testo determina anche in maniera chiara le regole che mirano a punire i casi di frode fiscale gravi.

Il comitato d'iniziativa si aspetta che le autorità non intraprendano alcuna pratica volta ad introdurre uno scambio automatico di informazioni fiscali prima che la popolazione si sia espressa sull'iniziativa popolare.

Per l'Associazione svizzera dei banchieri (ASB), l'iniziativa risponde a una preoccupazione legittima, si legge in un comunicato. Le banche ritengono tuttavia che essa è inadeguata e perciò non sosterranno il testo.

La protezione della sfera privata è già sufficientemente ancorata nella Costituzione e nella legge: inutile quindi aggiungervi un articolo separato. Una tale modifica intralcerebbe fortemente qualsiasi adattamento futuro del diritto fiscale.

Oltre a ciò, con l'iniziativa, la semplice sottrazione di imposta resta possibile e trova anche un ancoraggio costituzionale. Ciò è contrario all'obbiettivo di una piazza finanziaria fiscalmente conforme, aggiungono i banchieri.

ats

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