La decisione di uscire dal nucleare implica una maggiore efficienza energetica e un aumento della produzione di energia rinnovabile, si legge in una nota della Segreteria di Stato per l'educazione e la ricerca. Il piano d'azione è orientato sul lungo termine e basato sugli obiettivi della strategia energetica 2050. Entro il 2020 saranno costituiti sette centri di competenza e istituiti 30 gruppi di ricerca con relative nuove cattedre.
Il progetto del governo prevede di destinare 60 milioni di franchi allo sviluppo della ricerca e alla costituzione e gestione delle infrastrutture di ricerca necessarie nei Politecnici federali. Altri 118 milioni saranno assegnati al programma di promozione "Energia", della Commissione per la tecnologia e l'innovazione (CTI) e del Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica (FNS), per il quale è prevista la partecipazione di partner dell'industria. Si propone infine di sostenere con 24 milioni di franchi il programma di promozione delle nuove leve "Energia" del FNS. Esso contribuire a colmare la carenza di personale qualificato e di giovani scienziati nel settore delle scienze matematiche, informatiche, naturali e tecniche.