Il governo ha preso atto dei risultati della consultazione. Mentre il PS e i sindacati hanno criticato il fatto che il progetto non prevede il diritto per tutti alla formazione continua, la destra e il padronato temono distorsioni della concorrenza.
Per il Consiglio federale, il progetto presentato costituisce una "solida base" in vista della redazione della legge. Non si dovrebbe quindi procedere a grandi modifiche. Taluni aspetti saranno tuttavia precisati, afferma una nota odierna dell'Ufficio federale della formazione professionale (UFFP).
I servizi di Johann Schneider-Ammann e di Alain Berset dovranno lavorare assieme. Si tratterà in particolare di fissare i principi di non-distorsione della concorrenza e le condizioni quadro dell'impiego della Confederazione.
La formazione continua rappresenta un mercato di 5,3 miliardi di franchi. Lo Stato agisce in modo sussidiario e sborsa 600 milioni. Tuttavia, l'offerta è eterogenea. Per sopprimere le disfunzioni, una nuova conferenza dovrebbe garantire il coordinamento e la sorveglianza. Riunirà rappresentanti federali e cantonali.
Le organizzazioni nazionali attive in questo campo continueranno a essere sovvenzionate. L'UFFP potrebbe pure sostenere offerte sotto forma, per esempio, di buoni di formazione.
Confederazione e cantoni dovrebbero sforzarsi di realizzare l'uguaglianza di trattamento di donne e uomini, tener conto delle necessità particolari dei disabili, agevolare l'integrazione e migliorare il collocamento dei lavoratori poco qualificati.