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BERNACommissione CN: oltre 500 armi d'ordinanza mancano all'appello

26.06.12 - 16:54
Commissione CN: oltre 500 armi d'ordinanza mancano all'appello
BERNA - Almeno 537 armi d'ordinanza restano nelle mani di persone potenzialmente pericolose e che potrebbero farsele confiscare. Non avendo il potere di accelerare i ritiri, il Dipartimento federale della difesa (DDPS) ha aperto oggi una "hotline" telefonica dove ottenere informazioni.

La Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale ha constatato che la situazione migliora solo lentamente, ha annunciato alla stampa la sua presidente Chantal Galladé (PS/ZH). Alla fine di aprile erano ancora ricercate 733 armi.

Allora la commissione aveva chiesto al Consiglio federale di reagire rapidamente per far fronte a questa situazione "intollerabile". Difficoltà come la mancanza d'informazioni sul domicilio della persona interessata hanno impedito il recupero più rapido di queste armi, ha ammesso Chantal Galladé.

Per il momento la Commissione rinuncia a prendere provvedimenti. Tuttavia intende mantenere la pressione sul DDPS. In realtà l'esercito perde ogni anno le tracce di circa 500 militari. Il problema - ha sottolineato la presidente - non potrà mai essere completamente risolto.

Il 18 giugno scorso il DDPS aveva annunciato che l'esercito è senza notizie di circa 10'000 ex militi che dovrebbero restituire l'arma d'ordinanza o, per lo meno, il loro libretto di servizio. Da marzo il DDPS ha infatti potuto completare i dati di soli 17'000 dei 27'000 ex militari, regolarmente prosciolti nel corso degli ultimi sei anni. Complessivamente, dalla metà del 2011 sono stati verificati 309'000 incartamenti di ex militari e ritirate 6'500 armi.

La Commissione ha fatto retromarcia su una delle sue richieste precedenti a proposito dell'uso abusivo di armi. Senza opposizione, essa propone al plenum di accettare la modifica alla sua mozione, introdotta dal Consiglio degli Stati, la quale chiede che l'esercito sia informato automaticamente sulle procedure penali in corso.

Il nuovo testo chiede al Consiglio federale di prendere le misure necessarie affinché gli organi civili e militari di perseguimento penale e di polizia impongano il ritiro delle armi civili e militari se esistono serie ragioni per credere che una persona potrebbe rappresentare, con la sua arma, un pericolo per sé stessa e per terzi.

ATS
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