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BERNECongedo paternità: lenti progressi, Travail.Suisse

24.05.12 - 15:04
Congedo paternità: lenti progressi, Travail.Suisse
BERNE - Travail.Suisse ha rinnovato oggi la sua richiesta di un congedo paternità di quattro settimane. Presentando a Berna per il quinto anno consecutivo la sua inchiesta annuale sulla situazione al riguardo nel pubblico impiego, la confederazione sindacale ha constatato pochi progressi negli ultimi dodici mesi.

L'indagine ha rilevato tuttavia che Confederazione, cantoni e grandi città sono attenti ai bisogni dei loro dipendenti con una famiglia a carico: le regolamentazioni locali sono spesso più generose verso le dipendenti divenute madri rispetto ai minimi legali, è stato indicato in una conferenza stampa. Lo stesso vale per il congedo paternità e il congedo d'adozione.

Travail.Suisse constata che nei contratti collettivi di lavoro il congedo maternità è spesso di 16 o anche 18 settimane pagate al 100%, mentre la legge prevede un minimo di 14 settimane all'80%. Anche il congedo paternità fa qualche progresso. I costi sono attualmente a carico dei datori di lavoro.

Un "vero" congedo paternità è attualmente concesso dalla metà dei cantoni, fra cui tutti quelli romandi, ha rilevato Valérie Borioli Sandoz, responsabile per la politica di parità a Travail.Suisse. Questi tredici cantoni concedono almeno cinque giorni (il Ticino solo due). Fra le 25 maggiori città elvetiche, Losanna e Berna sono le più generose, con un congedo paternità di tre settimane. Lanterna rossa è Neuchâtel, con un solo giorno di licenza. Lugano ne concede cinque.

Con una soluzione nazionale questi congedi diventerebbero possibili anche per le piccole e medie imprese, sostiene Travail.Suisse, che rivendica da tempo un congedo di 20 giorni lavorativi per i novelli padri.

ATS
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