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SVIZZERAPrimo maggio, "assicurazioni sociali indispensabili per la coesione"

01.05.12 - 11:49
Diverse migliaia di persone hanno preso parte a Zurigo al corteo. Non mancavano fazioni radicali
Foto lettore 20minuten
Primo maggio, "assicurazioni sociali indispensabili per la coesione"
Diverse migliaia di persone hanno preso parte a Zurigo al corteo. Non mancavano fazioni radicali

ZURIGO - Diverse migliaia di persone prendono parte a Zurigo al corteo del Primo maggio. I manifestanti sono partiti verso le 10.30 dalle vicinanze della stazione centrale e si sono diretti sulla Bürkliplatz, in riva al lago, dove si tengono i discorsi ufficiali.

Fra i partecipanti al corteo molte organizzazioni di stranieri e anche esponenti del "blocco rivoluzionario". Non si segnalano incidenti. Un testa al corteo uno striscione con il motto della manifestazione: "Più protezione, più salari, più pensioni".

Gli oratori del Primo di Zurigo sono il presidente dell'Unione sindacale svizzera e consigliere agli Stati sangallese Paul Rechsteiner, il sindacalista egiziano Kamal Abbas e lo scrittore bernese Pedro Lenz.

Berset: "Assicurazioni sociali indispensabili" - Nel corso della sua allocuzione del Primo maggio, il consigliere federale Alain Berset ha sottolineato l'importanza delle assicurazioni sociali per la coesione nazionale e la pace del lavoro. Per il ministro socialista, ospite del comune di Fleurier (NE), sviluppo sociale ed economico devono andare a braccetto.

Nel testo scritto del suo discorso, il responsabile del Dipartimento federale dell'interno ha ricordato le conseguenze nefaste che il lavoro può causare alla salute mentale e fisica.

Per il friburghese, una società più giusta e solidale è quella in cui la politica si preoccupa degli aspetti legati alla salute sociale e propone soluzioni per uno sviluppo economico che tenga conto del benessere dei cittadini.

È importante, secondo Berset, adeguare costantemente l'esigenza della solidarietà alle sfide future. A suo avviso, assicurazioni sociali di qualità sono il segnale tangibile che lo sviluppo sociale accompagna quello economico.

Alain Berset ha anche toccato il tema dell'uguaglianza. In particolare ha stigmatizzato le differenza di salario tra i sessi per la stessa mansione. In media, una donna guadagna il 18,4% in meno di un collega uomo per lo stesso lavoro. "Ciò significa che una donna deve lavorare tre mesi in più di un uomo per raggiungere lo stesso salario", ha spiegato.

Ats
 

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