Radoslaw Sikorski invita i suoi concittadini a non recarsi in ferie in Svizzera. Svizzera Turismo: "In dieci anni aumento dei polacchi in Svizzera del 96,9%"
BERNA - Si susseguono le critiche alla decisione del Governo federale di applicare la clausola di salvaguardia nei confronti dei cittadini degli 8 stati dell'est europeo.
L'attacco più forte arriva dal ministro degli esteri polacco Radoslaw Sikorski. Il ministro ha dichiarato di essere "profondamente deluso dalla Svizzera" e che la decisione adottata è "discriminante e illegale". Come riferisce oggi il NZZ, Sikorski ha sottolineato il fatto che il 90% dei cittadini dell'Unione europea che vivono in Svizzera non appartengono ai cosiddetti EU-8 (Polonia, i tre stati baltici ex sovietici, Slovenia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria), bensì ai vecchi Stati dell'Unione Europea.
Ma c'è di più. Sikorski ha invitato i suoi concittadini a boicottare la Svizzera e a non recarsi più in ferie nel nostro paese.
E vista la crisi del turismo svizzero l'appello al boicottaggio che arriva dalla Polonia non ci vuole proprio. Sono in media 150mila le notti che i turisti polacchi trascorrono nel nostro paese. "Nell'ultimo decennio le notti trascorse negli hotel svizzeri sono aumentate del 96,9%" ha detto al Blick la portavoce di Svizzera Turismo Véronique Kanel.
Le regioni più gettonate dai polacchi quelle di Zurigo, dei Grigioni e di Ginevra.
Per quanto riguarda il potenziale di crescita nel settore turistico, i polacchi rappresentano un buon 3-5% all'anno. Anche Sikorski è stato lo scorso anno in Svizzera a fare le vacanze e ora chiede ai suoi connazionali di pensarci su due volte prima di recarsi in Svizzera a trascorrere le loro ferie.