La notizia del sequestro e dell'arresto di tre persone è stata data oggi dalla tv statale serba RTS e dal quotidiano "Blic". Lukas Gloor, direttore della fondazione Bührle di Zurigo, non è stato per il momento in grado di confermare la notizia all'ats.
Nella rapina di quattro anni fa a Zurigo erano stati rubati quattro capolavori dell'arte impressionista, due dei quali sono stati ritrovati pochi giorni dopo il colpo. Il quadro di Cézanne era quello più prezioso.
La rapina alla collezione Bührle risale al 10 febbraio 2008, quando tre individui mascherati ed armati entrarono nel museo, situato in una villa in riva al lago di Zurigo, e si impossessarono delle tele. Due opere - "Campo di papaveri a Vétheuil" di Claude Monet e "Ramo di castagno in fiore" di Vincent van Gogh, di un valore complessivo stimato a 70 milioni di franchi - furono ritrovati a una settimana dalla rapina in una vettura parcheggiata a 500 metri in linea d'aria dal luogo del furto, sul parcheggio di un ospedale psichiatrico.
Il quarto quadro, di cui si è persa ogni traccia, è il dipinto intitolato "Ludovic Lepic e le sue figlie" di Edgar Degas, del valore di 10 milioni di franchi.
Il Cézanne che sarebbe stato ritrovato a Belgrado è la tela più preziosa dell'intera collezione creata dal commerciante d'armi Emil Georg Bührle (1850-1956). Considerata la loro notorietà, tutte le tele rubate erano ritenute invendibili.