Il DFAE è stato informato ieri sera del rapimento della donna, che vive e lavora in Yemen. Il suo centro per la gestione delle crisi si è messo immediatamente al lavoro, in collaborazione con l'Ufficio federale di polizia (Fedpol) e il Servizio delle attività informative della confederazione (SIC, intelligence). Il dipartimento assicura che si impegnerà a fondo per favorire la liberazione "in buona salute" della donna.
Secondo fonti locali la 32enne svizzera, insegnante in un istituto per l'apprendimento di lingue straniere, è stata rapita martedì scorso da una milizia tribale nella città portuale sul Mar Rosso di al-Hodeida, nello Yemen occidentale, e portata nella provincia centromeridionale di Shabwa, dove sono attive cellule di al-Qaida.
Il ministro dell'Interno dello Yemen, Abdul-Kader Qahtan, citato dalla tv satellitare 'al-Arabiya', ha tuttavia attribuito la responsabilità del sequestro alla stessa organizzazione terroristica. "La cittadina svizzera rapita martedì scorso ad al-Hodeida è nelle mani dei terroristi di al-Qaida", ha detto il ministro.
La donna si troverebbe attualmente nella provincia centro-meridionale di Shabwa, controllata in parte dai terroristi islamici.