La malattia della lingua blu è inoffensiva per l'uomo e la maggior parte degli animali guarisce dall'infezione senza riportare danni permanenti, tuttavia, essa provoca ugualmente sofferenze agli animali malati e notevoli perdite economiche, ricorda l'UFV.
Dopo i primi focolai scoppiati in Europa, è iniziata un'opera di sensibilizzazione nei confronti dei detentori di animali ed è stata sorvegliata l'eventuale comparsa della malattia in Svizzera. I Cantoni e l'UFV hanno quindi preparato misure per reagire in caso di effettiva emergenza.
Ogni anno sono stati vaccinati all'incirca 2 milioni di bovini, ovini e, all'inizio, anche di caprini. La campagna di vaccinazione "ha comportato un notevole dispendio per tutte le persone coinvolte, ma è stata efficiente sotto il profilo dei costi", sottolinea l'UFV. Nel 2011 non è stata necessaria svolgerne una a livello nazionale.