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TICINO / SVIZZERAFrontalieri, la crescita non si ferma più

12.12.11 - 10:06
Il numero di lavoratori frontalieri aumenta in tutte le regioni della Svizzera. Esplosione in Svizzera centrale + 44.2% in un anno. Buone notizie sul fronte occupazione in Svizzera
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Frontalieri, la crescita non si ferma più
Il numero di lavoratori frontalieri aumenta in tutte le regioni della Svizzera. Esplosione in Svizzera centrale + 44.2% in un anno. Buone notizie sul fronte occupazione in Svizzera

NEUCHÂTEL - Aumenta il numero di frontalieri in Ticino. La crescita sembra non arrestarsi più. L'aumento è stato su base trimestrale dello 0,1%, mentre su base annua l'aumento è del 7,8%.

Nel terzo trimestre del 2011 il numero di frontalieri in Svizzera è di 248.909, in Ticino è stata superata quota 51.000. Il numero esatto registrato dall'USTAT è di 51.416.

Il numero di frontalieri è aumentato in tutte le regioni della Svizzera. Anche i cantoni della Svizzera centrale sono interessati dal fenomeno. Nel terzo trimestre del 2011 è stata superata quota 1.000 e l'aumento è stato del 17,6% rispetto al trimestre precedente e del 44,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

Per quanto riguarda le professioni esercitate i lavoratori frontalieri aumentano in tutti i settori ad eccezione della vendita, dove si è registrato, rispetto al trimestre scorso una diminuzione dello 0,1%.

Si registra un forte aumento, su base annua di impiegati d'ufficio e di commercio. Rispetto all'anno scorso il numero dei lavoratori in quel settore è aumentato del 13,6%. Anche tra i dirigenti e le professione accademiche si registrano aumenti marcati.

Dai dati che emergono da quest'ultima statistica si conferma il ricorso, da parte dell'economia svizzera, ad un aumento sempre maggiore a manodopera residente all'estero. Un vantaggio, quello per le aziende operanti in Svizzera, che si va ad aggiungere alle condizioni fiscali più convenienti rispetto ai paesi europei limitrofi. Il fenomeno, come detto, non risparmia nessuna regione svizzera.

Per quanto riguarda i paesi di provenienza, il numero maggiore di frontalieri arriva dalla Francia. Sono 131039 i lavoratori francesi che nel terzo trimestre del 2011 si spostano in Svizzera a lavorare. L'Italia occupa il secondo posto, con 56.913 lavoratori. L'aumento dei lavoratori dalla Penisola è del 7,8% su base annua. Poi i tedeschi, con 52.651 lavoratori e gli austriaci con 7.940.

Questi dati si vanno ad inserire a dati incoraggianti per quanto riguarda l'occupazione.  Gli indicatori del barometro dell’impiego (dati rivisti) pubblicati a cadenza trimestrale dall’Ufficio federale di statistica (UST) dimostrano un solido aumento dell’impiego rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Per la prima volta da circa due anni, però, l’indicatore delle previsioni sull’evoluzione dell’impiego e il numero di posti liberi sono in lievissimo calo rispetto all’anno precedente. Nonostante ciò, l’impiego dovrebbe comunque mantenersi stabile nel prossimo trimestre.

Secondo la statistica dell'impiego (STATIMP, cifre rivedute), nel 3° trimestre 2011 la Svizzera contava 4,047 milioni di addetti, ovvero 30’000 in più rispetto all’anno precedente (+0,7%). Il numero di addetti aumenta di 10'000 unità (+1,0%) nel settore secondario e di 19'000 unità (+0,7%) nel terziario. Il volume d’impiego espresso in equivalenti a tempo pieno ammonta a 3,433 milioni, corrispondente a un aumento di 40'000 unità rispetto all’anno precedente (+1,2%), di cui 11'000 nel settore secondario (+1,1%) e 29'000 nel terziario (+1,2%). I valori destagionalizzati indicano, tuttavia, che l’impiego totale è stagnante (+0,1%) rispetto al trimestre precedente e gli indicatori avanzati manifestano i primi segnali di una possibile inversione di tendenza (previsioni sull’impiego: 1,03; -0,9%; numero di posti liberi 48'700; -0,3%). Nonostante ciò, le imprese continuano a riscontrare più difficoltà di reclutamento di personale qualificato rispetto a un anno prima (33%; +2,5%).
 

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