SVIZZERAMancano gli ingegneri, e le donne sono troppo poche

ZURIGO - In Svizzera mancano gli ingegneri qualificati: Economiesuisse e l'associazione di categoria Swiss Engineering chiedono dunque una maggiore promozione della capacità tecniche nella scuola obbligatoria, oltre a misure che rendano le professioni tecniche più attraenti, in particolare per le donne.

Attualmente - scrivono in una nota odierna le due associazioni - mancano in Svizzera 15'000 unità di forza lavoro nel settore MINT (Matematica, Informatica, Scienze naturali e Tecnica). Questo limita ogni anno la creazione di valore aggiunto da 1 a 2 miliardi di franchi.

Secondo l'associazione professionale Swiss Engineering e la Federazione delle imprese svizzere Economieuisse, in Svizzera vi sono lacune nell'ambito della promozione dei giovani e, nel confronto internazionale, una quota decisamente inferiore di donne che scelgono professioni ingegneristiche. Occorre dunque innanzitutto dare maggior spazio alle scienze tecniche e alle scienze naturali nell'ambito della scuola obbligatoria. Bisogna poi rimuovere gli ostacoli che limitano le giovani donne nella scelta delle professioni tecniche.

Dal canto suo, l'economia "può contribuire migliorando ulteriormente per queste professioni la conciliabilità tra famiglia e lavoro". Inoltre, occorre rafforzare il finanziamento delle alte scuole tecniche, che "percepiscono una fetta proporzionalmente sempre minore delle spese per la formazione".

Nonostante tutti gli sforzi, le sorti della Svizzera continueranno a dipendere dall'apporto di ingegneri qualificati provenienti da altri Paesi, rilevano le due associazioni. Esigono quindi che sia semplificata "l'immigrazione di persone qualificate provenienti da paesi al di fuori dell'UE e dell'AELS".

Ats