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SVIZZERAATA, 10'600 cartoline di protesta

21.07.11 - 11:47
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ATA, 10'600 cartoline di protesta

BERNA - Viaggiare in treno rischia di rincarare del 20% circa nei prossimi anni. Sia le FFS sia il Consiglio federale intendono aumentare il prezzo dei biglietti. L'ATA Associazione traffico e ambiente si impegna affinché i prezzi dei trasporti pubblici restino a un livello sopportabile. Oggi l'associazione ha consegnato al Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC)  10'633 cartoline postali di protesta contro l'aumento dei prezzi, indirizzate personalmente alla Consigliera federale Doris Leuthard.

I prezzi dei biglietti subiranno un primo aumento alla fine dell'anno: L'Unione dei trasporti pubblici e le FFS hanno raggiunto mercoledì un accordo con “Mister Prezzi” per un aumento medio delle tariffe dell'1,2 per cento. L'aumento più sensibile colpirà gli abbonamenti generali (+ 8 - 10% in due anni). Inoltre, fino al 2018 i biglietti rincareranno ogni anno del 3% circa.

E non è tutto: il Consiglio federale vuole a sua volta rendere più care le tariffe ferroviarie. Per finanziare l'ampliamento della rete ferroviaria, prevede di aumentare il prezzo delle tracce ferroviarie richiesto alle imprese di trasporto per l'uso dell'infrastruttura. Le imprese ribalteranno questo aumento sugli utenti, ciò che comporta un ulteriore rincaro fra il 10 e il 12 per cento.

Di fronte a questa spiacevole situazione, l'ATA Associazione traffico e ambiente non è rimasta con le mani in mano. Ha lanciato una cartolina di protesta «non mungere i passeggeri dei trasporti pubblici!», indirizzata personalmente alla ministra dei trasporti Doris Leuthard. L'azione ha avuto un notevole successo: giovedì l'ATA ha potuto consegnare ben 10'633 cartoline al Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC).

Alla consegna delle cartoline di protesta la responsabile politica dell'ATA, Caroline Beglinger, ha spiegato che gli aumenti previsti per gli utenti dei trasporti pubblici sono eccessivi. È vero che il Consiglio federale vuole rincarare anche il traffico stradale, ma da 7 a 10 centesimi sul carburante corrispondono a un aumento del 2%, molto inferiore a quanto previsto per le tariffe ferroviarie. Così la ferrovia, mezzo di trasporto nettamente più ecologico, sarebbe svantaggiata rispetto alla strada: «c'è il reale pericolo che molte persone tornino a usare di più  l'automobile».
Beglinger ha sottolineato che questa evoluzione non è accettabile dal punto di vista ambientale. Le ferrovie emettono nettamente meno CO2 rispetto al traffico stradale e richiedono molto meno spazio per trasportare uno stesso numero di persone. «Perciò bisogna promuovere la ferrovia e non frenare il suo sviluppo con un continuo aumento dei prezzi».

Roger Nordmann, vicepresidente dell'ATA, ha rilevato che l'ampliamento della rete ferroviaria può essere finanziato anche senza aumentare le tariffe. L'iniziativa «per i trasporti pubblici», lanciata dall'ATA, propone di destinare in futuro la metà delle tasse sui carburanti alla rete ferroviaria e l'altra metà alle strade. Per Nordmann l'iniziativa costituisce una base solida per una politica dei trasporti sostenibile.
 

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