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VAUDSfruttamento della prostituzione, sgominata una rete rumena

21.01.19 - 17:46
L'inchiesta - portata avanti dalla polizia losannese coadiuvata dalle autorià rumene - ha portato all'arresto di quattro persone nel Paese dell'est europeo
Polizia di Losanna
Sfruttamento della prostituzione, sgominata una rete rumena
L'inchiesta - portata avanti dalla polizia losannese coadiuvata dalle autorià rumene - ha portato all'arresto di quattro persone nel Paese dell'est europeo

LOSANNA - Una rete internazionale sospettata di sfruttamento della prostituzione è stata smantellata da un'operazione della polizia losannese, coadiuvata dalle autorità rumene. L'inchiesta ha portato all'arresto di quattro persone, in Romania.

Le indagini, iniziate a fine 2016 dalla brigata anticrimine della Polizia giudiziaria di Losanna negli ambienti della prostituzione rumena, hanno condotto alla scoperta di diversi rumeni sospettati di essere dei protettori e di esercitare pressioni su compatriote affinché si prostituissero nelle strade di Losanna, si legge in una nota odierna della polizia cittadina.

Quindici vittime - L'inchiesta ha permesso di identificare nove presunti componenti della banda e 15 presunte vittime di tratta di essere umani in Svizzera e Romania. Queste ultime, reclutate nel loro Paese d'origine, una volta maggiorenni erano poi obbligate a prostituirsi per le strade di Losanna, sotto la "protezione" costante del clan. La maggior parte di loro era pure spinta a vendere il proprio corpo in altri Paesi europei quali l'Italia, la Germania o la Norvegia.

Una ragazza di 18 anni aveva conosciuto un destino tragico: il suo cadavere era stato ritrovato nudo in una zona discosta dei boschi di Frasnois (Francia), un comune situato a una quarantina di chilometri dalla frontiera con la Svizzera. Presentava 26 ferite da arma da taglio e il suo viso era stato sfigurato dai colpi ricevuti. Dalle successive indagini era emerso che il crimine era stato commesso a Sullens (VD) da parte di un cliente francese.

Minacciate e picchiate - Stando all'inchiesta, il presunto capobanda, un rumeno di 34 anni, è sospettato di aver sfruttato oltre cinque prostitute. Le giovani donne erano state obbligate a consegnare all'uomo l'integralità dei loro guadagni. Se non si piegavano alle richieste dei "protettori" erano minacciate di morte e picchiate.

I soldi, diversi milioni di franchi sono stati sequestrati, erano successivamente inviati in Romania, tramite agenti di trasferimento. Erano poi utilizzati per acquistare auto di lusso e spesso spesi in case da gioco.

Al termine dell'inchiesta sono state arrestate quattro cittadini rumeni e spiccati cinque mandati di arresto nei confronti di altre cinque persone sospettate. Oltre ai soldi, sono stati confiscate cinque case. Tutti i sospettati saranno portati davanti ai tribunali rumeni.

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