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FRANCIA / SVIZZERAAiuto a migranti, sei mesi con la condizionale per due svizzeri

13.12.18 - 17:22
Avevano contribuito a far entrare fatto entrare illegalmente in Francia un gruppo di migranti provenienti dall'Italia
Keystone
Aiuto a migranti, sei mesi con la condizionale per due svizzeri
Avevano contribuito a far entrare fatto entrare illegalmente in Francia un gruppo di migranti provenienti dall'Italia

GAP - Pene fino a quattro mesi di prigione da scontare sono state emesse oggi dal Tribunale correzionale di Gap, in Francia, nei confronti di sette militanti per la causa dei profughi - due dei quali ginevrini - sospettati di aver fatto entrare illegalmente nel Paese in aprile un gruppo di migranti provenienti dall'Italia. I due cittadini elvetici sono stati condannati a sei mesi di prigione con la condizionale.

Le pene più severe sono state inflitte a due francesi già condannati in passato e perseguiti anche in questo caso per ribellione: per entrambi 12 mesi di prigione di cui quattro da scontare. Gli altri cinque imputati - due francesi, una italiana, uno svizzero e un doppio cittadino svizzero-belga, tutti senza precedenti - sono stati condannati a una pena di sei mesi di detenzione con la condizionale.

Un centinaio di militanti della causa dei rifugiati si sono raccolti oggi pomeriggio sotto le finestre del palazzo di giustizia per sostenere coloro che vengono soprannominati "les sept de Briançon" (i sette di Briançon).

Il tribunale ha sostanzialmente confermato la tesi accusatoria del procuratore di Gap (località indicativamente a metà strada in linea d'aria fra Grenoble e Nizza, nel dipartimento delle Alte Alpi) Raphaël Balland, che in occasione del processo l'8 novembre non aveva invocato la circostanza aggravante di "banda organizzata".

La procura rimproverava ai sette accusati - di età compresa tra i 22 e i 52 anni - di aver favorito il passaggio del confine a una ventina di migranti lo scorso 22 aprile sul Colle del Monginevro (Alte Alpi), non lontano da Briançon.

In occasione dell'udienza gli accusati avevano contestato di aver coscientemente aiutato questi rifugiati ad attraversare la frontiera nel corso di una manifestazione partita da Clavière, in Val di Susa (I), e conclusasi a Briançon (F).

Il processo, inizialmente previsto in maggio, era stato rinviato: la corte di Gap aveva sollevato una questione prioritaria di costituzionalità per giudicare sul concetto di "delitto di solidarietà" invocato dalla difesa.

Sulla questione si era poi espresso in luglio il Consiglio costituzionale, sottolineando che in nome del "principio di fraternità", un aiuto disinteressato al "soggiorno" irregolare non sarebbe passibile di perseguimento, sebbene l'aiuto "all'ingresso" rimanga illegale .

Ieri la Corte di cassazione - più alta giurisdizione dell'ordine giudiziario in Francia - ha annullato la condanna di Cédric Herrou, diventato una figura dell'aiuto ai migranti e di un altro militante della valle della Roya, condannati in appello per aver prestato assistenza a dei migranti.

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