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SAN GALLO«Per un pedofilo fare il baby-sitter è come vincere al lotto»

16.08.18 - 19:51
Un ex dipendente di un asilo nido sangallese si trova dietro le sbarre per aver diffuso materiale pedo-pornografico. Il caso visto dagli occhi di un esperto
«Per un pedofilo fare il baby-sitter è come vincere al lotto»
Un ex dipendente di un asilo nido sangallese si trova dietro le sbarre per aver diffuso materiale pedo-pornografico. Il caso visto dagli occhi di un esperto

SAN GALLO - Il 32enne M.N., un ex dipendente dell'asilo nido Fiorino a San Gallo, è stato arrestato a inizio luglio ed attualmente si trova in prigione. Il motivo? È sospettato di aver diffuso materiale pedo-pornografico. Stando ad informazioni raccolte da 20 Minuten, l'uomo, però, aveva anche un secondo lavoro: quello di baby-sitter.

Il 32enne si era infatti iscritto a un sito online che offre questo servizio. E una madre aveva pure pensato di approfittare dei suoi servigi. «Mi ha fatto una grande impressione quando ci siamo incontrati». Una doppia faccia, quella presentata dal 32enne, che ha sorpreso anche i suoi conoscenti: «Non avrei mai detto fosse possibile», racconta un 23enne che lo definisce un uomo normale. Cosa che si evince anche dal suo profilo Facebook. 

Ma per meglio capire cosa possa passare per la testa a chi diffonde materiale pedo-pornografico, 20 Minuten ha sentito Thomas Knecht, specialista di psicoterapia e psichiatria.

Signor Knecht, una persona che guarda materiale pedo-pornografico si può automaticamente definire un pedofilo?

«Con grande probabilità sì. Il consumatore alla fine cerca quello che lo stimola maggiormente. E le preferenze riguardo all'età, al genere e persino alla pratica sessuale diventano molto chiare. E queste preferenze restano per sempre, anche se con l'età si attenuano un po'».

Ma è possibile che dalla "teoria" si passi alla "pratica" commettendo degli abusi?

«La maggior parte dei consumatori di materiale pedo-pornografico non passeranno mai ai fatti. Non commetterà abusi su bambini. Ma se guardiamo l'altra parte della medaglia, quasi tutti gli abusatori hanno precedentemente guardato o addirittura prodotto materiale pedo-pornografico. In questo caso, visto che l'uomo lavora con i bambini, le possibilità che compia abusi sono più alte rispetto a quelle che hanno persone che non sono a contatto con i piccoli. Il lavoro di baby-sitter è come vincere al lotto per un pedofilo».

Nel passato M.N. si è sempre lamentato del sospetto che aleggia attorno gli uomini che lavorano con bambini piccoli. Perché?

«La maggior parte dei consumatori di questo tipo di materiale desidera rimanere invisibile. Non ama profilarsi. Quindi il suo comportamento è strano. Ma crimine e inganno spesso vanno a braccetto. Basta pensare a un assassino che manipola la scena del delitto o a un truffatore. Naturalmente la manipolazione esiste anche per i pedofili e per coloro che commettono crimini a sfondo sessuale, ma solitamente non in una forma così marcata».

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