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BASILEA CAMPAGNAScontro fra maestri d'arti marziali: al via il maxi processo

18.06.18 - 14:32
Nel febbraio 2014 degli uomini incappucciati hanno fatto irruzione in un centro sportivo a Reinach per sfidarne il proprietario. Diciassette persone sono state chiamate lunedì alla sbarra
Scontro fra maestri d'arti marziali: al via il maxi processo
Nel febbraio 2014 degli uomini incappucciati hanno fatto irruzione in un centro sportivo a Reinach per sfidarne il proprietario. Diciassette persone sono state chiamate lunedì alla sbarra

REINACH - A più di quattro anni dagli eventi, diciassette uomini sono stati chiamati alla sbarra davanti al tribunale penale di Basilea Campagna (BL). Il 24 febbraio 2014, Paulo Balicha, ex campione di boxe thailandese e principale imputato, si era recato al club Superpro di Reinach (BL). Lui e i suoi 16 presunti complici avevano preso d'assalto il centro sportivo gestito da Shemsi Beqiri. Minacciati e intimiditi i presenti con manganelli, coltelli e una pistola, Paulo Balicha aveva sfidato Beqiri.

I due uomini avevano combattuto, con brutalità, per sette minuti. Fino alla sconfitta di Balicha. La scena è stata filmata da uno dei complici incappucciati, e poi pubblicata da Telebasel.

Il processo, che dovrebbe durare 28 giorni in totale, deve ora rivelare le circostanze esatte in cui si sono verificati i fatti. Secondo il sito "bz Basel", questo sarebbe il "processo penale più "elaborioso" che il cantone abbia mai conosciuto".

20 denunce - Inizialmente, il pubblico ministero aveva pianificato di depositare l'atto d'accusa già nell'autunno 2016. L'indagine, però, si è rivelata molto più complessa del previsto. Sono stati condotti oltre 100 interrogatori, con circa 20 persone che ogni volta dovevano partecipare. Inoltre sono state sporte 20 denunce e una richiesta di assistenza giudiziaria è arrivata persino dagli Stati Uniti.

In un'intervista rilasciata nel luglio 2014 a "20 Minuten" , Paulo Balicha aveva assicurato che tutto ciò che desiderava era uno scontro leale. Ha affermato che non era sua intenzione prendere d'assalto il club. Tuttavia, l'ex campione di boxe thailandese non ha spiegato perché fosse accompagnato da un gruppo di uomini incappucciati.

«Tecniche proibite» - Secondo il ministero pubblico, Paulo Balicha si era somministrato il methcathinone, uno stimolante, poco prima del combattimento. E, contrariamente a quanto spiegato a 20 Minuten, non si sarebbe comportato in modo corretto durante lo scontro.

L'associazione internazionale di karate e kickboxing (ISKA) ha esaminato le immagini dello scontro, in particolare i colpi messi a segno dal principale accusato. Balicha, si scopre, non ha soltanto colpito più volte Beqiri alla gola con il suo gomito, ma ha anche colpito agli occhi e ha persino cercato di strangolarlo. «Tecniche proibite in tutti gli sport da combattimento», riassume il ministero pubblico.

Al momento dell'assalto, 31 persone (esclusi gli imputati) erano nel centro sportivo. Venti di loro erano minorenni. Diverse persone hanno sofferto di disturbi da stress post-traumatico, disturbi del sonno, attacchi di panico ed episodi depressivi. Il processo dovrà quindi anche determinare i dovuti risarcimenti. Beqiri da solo ha chiesto 50.000 franchi.

Balicha rischia una condanna fino a 3 anni.

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