Lo svizzero espulso dal famoso sito archeologico ha voluto spiegare la sua versione dei fatti
ZURIGO - La storia ha fatto il giro del mondo: uno svizzero di 24 anni ha scattato una foto semi nudo con altri due turisti presso il sito archeologico Machu Picchu, in Perù. «I tre visitatori si sono tolti i pantaloni e si sono immortalati con le natiche al vento», ha spiegato il portavoce della polizia locale Martín Flores ad AFP. Poiché questo comportamento è proibito, i tre giovani sono stati allontanati, ma non arrestati.
Ora lo svizzero protagonista della vicenda ha voluto dare la sua versione dei fatti a 20 Minuten. «Dopo un trekking di cinque giorni sotto la pioggia ci è venuta l'idea di mostrare il lato B in una foto - ha iniziato a raccontare R., che ha chiesto l'anonimato - ma non voleva essere un’offesa a una religione o a una cultura».
Il terzetto è stato sollecitato dalle guardie del sito ad astenersi dal fare questo genere di cose. «I supervisori erano molto cordiali e hanno affermato che tali incidenti sono sempre più frequenti», ha continuato lo svizzero, che si è scusato per il suo comportamento.
Mai più il 24enne avrebbe pensato che la storia sarebbe finita su tutti i notiziari, pensava la questione si fosse spenta sul nascere. «Quando abbiamo visto la copertura mediatica che abbiamo ricevuto siamo rimasti scioccati. È stata un'idea stupida».
Costruito nel 15° secolo, il sito Machu Picchu è stato inserito nel Patrimonio Mondiale dell'Unesco nel 1983. Poiché negli ultimi anni è stato riscontrato un aumento di comportamenti inappropriati da parte dei visitatori, i controlli sono stati rafforzati dalle autorità.