Il sergente, sul sedile del passeggero, stava maneggiando una pistola. Il colpo ha mancato per 30 centimetri la testa del guidatore
LAUERZERSEE - Lo scorso venerdì il peggio è stato evitato per un pelo sull’A4. Uno sparo è infatti partito per errore all’interno di un veicolo dell’esercito, sfiorando il milite che guidava.
Il colpo è partito da una pistola carica che il sergente, seduto sul sedile del passeggero, stava maneggiando. Secondo un lettore di 20 Minuten - anch’esso membro dell’esercito - il veicolo circolava a 120 km/h. «Il proiettile ha evitato la testa dell'autista per 30 centimetri. Una cosa del genere non dovrebbe mai accadere».
Nessun danno e nessuna ferita - Il lettore ha raccontato che il sergente ha inserito le munizioni nell’arma e l'ha caricata. «Per fortuna il proiettile non ha colpito né il membro dell'esercito né altre auto che circolavano in autostrada. Per quanto ne so, non ci sono stati danni a cose o persone».
Il guidatore, scioccato, ha imboccato la prima uscita e ha avvisato la polizia militare, che ha confiscato ai due membri dell’esercito i telefoni cellulari.
Mario Camelin, portavoce della giustizia militare, ha confermto l’incidente: «È in corso un’indagine per capire come una cosa simile sia potuta accadere. Non ci sono prove che il sergente abbia agito intenzionalmente».
L’arma da cui è partito il colpo è una "pistola75" (calibro 9mm), arma d’ordinanza dell’autista.