La neve cade in abbondanza nei Grigioni. Alcuni tratti delle ferrovie retiche risultano interrotti. Grossi disagi anche nei cantoni Vaud e Vallese
DAVOS - La situazione meteo non sta migliorando sulla fascia alpina. Le forti nevicate stanno rappresentando sempre più un problema per la viabilità e i trasporti, ma anche un pericolo per la sicurezza. Tanto da preoccupare i responsabili del WEF, che dovrebbe iniziare domani a Davos.
I collegamenti ferroviari stradali e ferroviari verso la Bassa Engadina sono bloccati, con l'unica eccezione della galleria della Vereina. I treni non circolano fra Filisur e Davos, né verso Arosa: in questi casi i viaggiatori possono ricorrere a bus sostitutivi.
Come spiegato dall'Istituto per lo studio della neve e delle valanghe (SLF), il pericolo è ancora "molto forte" su tutta la fascia alpina.
Non solo Grigioni - Nel canton Vaud è stata effettuata un'evacuazione preventiva per l'area sottostante il Pic Chaussy, rispettivamente tra il villaggio di Rosex e il Diablerets.
Ma le apprensioni maggiori riguardano il Vallese, cantone interamente considerato di rischio massimo dall'Istituto per lo studio della neve e delle valanghe (SLF). Ci si aspetta una giornata assai intensa, ha confermato all'ats Pascal Stoebener, responsabile cantonale per i pericoli naturali: sono da attendesi slavine, scoscendimenti e allagamenti. I pompieri sono sul chi vive.
Diverse località sono state evacuate. Zermatt (VS) è tagliata fuori dal mondo: almeno sino alle 11.00 non sarà raggiungibile nemmeno in elicottero, a causa della scarsa visibilità e delle valanghe polverose. Le piste di sci e i sentieri escursionistici sono chiusi. Il locale ente turistico invita i genitori a non lasciare giocare da soli i bambini nella neve, perché a causa degli imponenti accumuli potrebbero perdere il senso d'orientamento, con possibili incidenti.
Bloccato anche il Consigliere di Stato di Basilea Campagna - Ci sono anche il consigliere di Stato di Basilea Campagna Anton Lauber e i membri del gruppo parlamentare PPD/PBD al Gran consiglio cantonale fra le persone bloccate a Zermatt.
Per il momento si tratta di «giocare a jass, discutere, avere più tempo, guardare le gare di sci, fare aperitivi e ricordarsi che l'uomo non è signore di tutto», filosofeggia il deputato PPD Pascal Ryf. Il gruppo ha preso atto troppo tardi di un possibile blocco delle vie di comunicazione e si vede giocoforza costretto a prolungare il fine settimana in montagna.
Fra i parlamentari bloccati figura anche Simon Oberbeck, portavoce della società di gestione del porto di Basilea, che potrà osservare solo da lontano l'innalzamento del livello del Reno. A Zermatt si trova peraltro anche un collega di parlamento PLR, Balz Stückelberger.
Nell'Oberland bernese è stato interrotto il collegamento ferroviario fra Lauterbrunnen e Wengen. Pure sospesa dunque è la circolazione dei convogli turistici verso la Kleine Scheidegg e lo Jungfraujoch. Diversi comprensori sciistici sono chiusi o tengono aperte solo poche piste.