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L'uomo era accusato di aver aiutato clienti americani ad evadere il fisco
NEW YORK - Un tribunale di New York ha assolto un ex bancario svizzero dall'accusa di complicità in frode fiscale: lo ha indicato all'ats il suo avvocato.
L'uomo, un tempo attivo per l'istituto zurighese Bank Frey, nel frattempo sciolto, era accusato di aver aiutato clienti americani ad evadere il fisco: dopo la bufera che nel 2008 interessò UBS avrebbe proposto la sua banca come porto sicuro.
Dopo un consiglio durato un po' più di un giorno i dodici giurati sono arrivati alla convinzione che l'imputato non ha partecipato a una cospirazione ai danni degli Stati Uniti, come scritto nell'atto di accusa, e che non è quindi da ritenersi colpevole.
La difesa ha argomentato con successo che il bancario in nessun momento ha violato le regole del suo istituto. Come giovane funzionario non faceva parte della dirigenza e non aveva quindi competenze decisionali.
All'ats l'ex dipendente di Bank Frey ha spiegato di essere stato sempre convinto al 100% di non aver infranto la legge e si è detto contento di poter rientrare in Svizzera dopo un anno negli Usa.
