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NEUCHÂTELInvestì mortalmente uno scooterista mentre usava lo smartphone, condannato

08.11.17 - 16:55
Il Tribunale de La Chaux-de-Fond lo ha riconosciuto colpevole di omicidio colposo per negligenza. Per lui 14 mesi di carcere sospesi per due anni
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Investì mortalmente uno scooterista mentre usava lo smartphone, condannato
Il Tribunale de La Chaux-de-Fond lo ha riconosciuto colpevole di omicidio colposo per negligenza. Per lui 14 mesi di carcere sospesi per due anni

LA CHAUX-DE-FOND - È stato condannato a 14 mesi di carcere, sospesi per due anni, l’automobilista che nel 2016 investì mortalmente uno scooterista mentre utilizzava il proprio smartphone al volante. Il Tribunale de La Chaux-de-Fond lo ha riconosciuto colpevole di omicidio colposo per negligenza.

«Non l’ho visto» - I fatti risalgono al primo settembre del 2016. Secondo la ricostruzione del Ministero pubblico, il 26enne avrebbe prima inviato due messaggi e poi visitato un sito per lo shopping online per confermare un ordine. In quel momento, il veicolo del giovane ha tagliato la strada ad uno scooterista, che procedeva correttamente in senso inverso. Inutili i tentativi di evitare l’impatto da parte del 50enne, che nonostante la brusca frenata è caduto a terra, venendo poi travolto dalla vettura.

«La verità è che non ho visto lo scooter», ha spiegato alla corte il giovane imputato, visibilmente segnato dal dramma. «Sono veramente dispiaciuto, non capisco come ho fatto a non vederlo», ha dichiarato, rivolgendo poi le proprie scuse ai familiari della vittima presenti in aula. Il 26enne, inoltre, ha assicurato di non aver mai utilizzato il proprio telefono durante il tragitto tra casa e lavoro. I due messaggi sarebbero stati inviati prima di mettere l’auto in moto. Nessuna spiegazione invece per quanto riguarda la ricerca effettuata su internet: «Non so spiegarmi cosa sia successo».

«Non vuole ammetterlo» - Una versione a cui il procuratore Nicolas Aubert non ha però creduto. «Era completamente concentrato sul suo smartphone. Ha completato una transazione al momento dell’incidente», ha dichiarato, sottolineando che il giovane «non vuole ammettere» le proprie responsabilità in quanto «è terribile aver sacrificato una vita per una questione così insignificante».

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