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L'islamologo e teologo ginevrino - già alle prese con due denunce per stupro in Francia - avrebbe tentato di sedurre molte ragazze negli anni 80 e 90 quando insegnava a Ginevra
GINEVRA - Il caso di Harvey Weinstein ha scoperchiato il famoso vaso di Pandora. Le rivelazioni fatte dalle vittime del produttore americano hanno dato coraggio anche ad altre persone vittime di abuso. E questo su scala globale. Molte celebrità stanno attualmente affrontando accuse di violenze e molestie.
Anche nel nostro Paese c'è una persona, Tariq Ramadan, che non se la passa molto bene. Sul capo del teologo musulmano svizzero d'origine egiziana, già alle prese con due denunce per stupro in Francia, piovono infatti altre accuse. Stavolta provenienti da alcune sue ex studentesse nel periodo in cui insegnava francese e filosofia a Ginevra e risalenti agli anni 80 e 90.
Come rivelato oggi dalla "Tribune de Geneve", Tariq Ramadan avrebbe infatti sedotto (o almeno tentato di farlo) molte ragazze. Una di loro, di soli 14 anni, ha rifiutato le sue avances. Altre tre studentesse - tra i 15 e i 18 anni - sarebbero invece cadute nella trappola del professore. Queste giovani non hanno mai denunciato le violenze subite dal proprio insegnante. Si sono trincerate nel silenzio. E il loro aguzzino non è mai stato condannato. Ma le voci giravano già all'epoca e ora sono tornate a galla con le tre vittime che finalmente sono riuscite a parlarne. «Che Tariq avesse un etica professionale alquanto discutibile era un segreto di pulcinella già a quei tempi», confida un chimico, che ha raccolto diverse testimonianze, al quotidiano romando.
L'islamologo ad ogni modo non rischia nulla. I fatti sono infatti prescritti da tempo.
