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SAN GALLOStrangola la moglie, 12 anni di carcere

03.11.17 - 17:57
Il 44enne richiedente asilo si dichiara però innocente. La sentenza non è ancora cresciuta in giudicato
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Strangola la moglie, 12 anni di carcere
Il 44enne richiedente asilo si dichiara però innocente. La sentenza non è ancora cresciuta in giudicato

SAN GALLO - Un cittadino russo accusato di aver strangolato a morte la moglie è stato condannato oggi a 12 anni di carcere dal Tribunale distrettuale di Wil (SG). Il 44enne richiedente asilo si dichiara però innocente. La sentenza non è ancora cresciuta in giudicato.

Il delitto è avvenuto il 26 ottobre 2016 in una casa plurifamiliare di Bronschhofen, nei pressi di Wil. L'imputato avrebbe strangolato la moglie, lei pure russa, mentre questa dormiva. All'indomani l'uomo ha allertato una vicina, che a sua volta ha chiamato i soccorsi. I sanitari non hanno però potuto fare altro che constatare la morte della donna, anche lei richiedente asilo.

Secondo quanto dichiarato dal Ministero pubblico durante il processo, l'imputato ha agito poiché la moglie lo voleva lasciare e tornare in Russia. Lui, non volendo vivere senza di lei, l'ha uccisa per motivi egoistici. L'accusa chiedeva una condanna a 15 anni di carcere.

La difesa ha invece chiesto una totale assoluzione, poiché l'imputato non avrebbe commesso i fatti. "Non sappiamo cosa sia successo quel giorno e chi abbia ucciso la moglie", ha dichiarato il suo avvocato. Mancano prove schiaccianti per una condanna. Le tracce del 44enne sulla donna potrebbero tranquillamente essere dovute a normali tenerezze fra coniugi.

Secondo il giudice però, non esiste nessun altro sospettato oltre al marito e la sua versione è poco credibile. Sostiene infatti di aver dormito nella stanza assieme alla vittima, il tutto mentre uno sconosciuto si introduceva in casa uccidendola.

In tutta questa vicenda a soffrire c'è anche una figlia di sei anni, che ora vive in Russia da alcuni parenti. La corte per lei ha deciso un indennizzo di 850'000 rubli (circa 13'600 franchi) e una riparazione per torto morale di 20'000 franchi. La piccola non ha infatti perso solo la madre, ma anche il padre.
 
 

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