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VAUDIl Tribunale federale conferma: «12 anni per l'assassino di Gland»

19.07.17 - 15:50
L'uomo - cocainomane - aveva ucciso la moglie con 21 coltellate. Afflitto da manie di persecuzione sospettava che essa volesse avvelenare lui e il cane
Keystone
Il Tribunale federale ha confermato la pena.
Il Tribunale federale ha confermato la pena.
Il Tribunale federale conferma: «12 anni per l'assassino di Gland»
L'uomo - cocainomane - aveva ucciso la moglie con 21 coltellate. Afflitto da manie di persecuzione sospettava che essa volesse avvelenare lui e il cane

LOSANNA - L'uomo che nel settembre 2013 aveva ucciso la moglie a Gland (VD) dovrà espiare definitivamente dodici anni di reclusione per assassinio: il Tribunale federale (TF) conferma oggi in una sentenza la decisione resa in prima istanza, ritenuta "troppo razionale" dal legale del 51enne.

Prima del dramma, la vita dei coniugi si era progressivamente degradata a causa del consumo frenetico di cocaina di entrambi. Afflitto da manie di persecuzione e deliri, il marito, un chimico alle dipendenze di un grande gruppo farmaceutico, sospettava che la moglie volesse avvelenare lui e il cane.

Aveva dunque deciso di ucciderla. Nel settembre 2013, l'allora 49enne ha cosparso di cocaina un CD nel bagno dell'appartamento famigliare. Quando la donna di 32 anni si è inginocchiata per inalare lo stupefacente, il marito l'ha pugnalata a 21 riprese e le ha tagliato la gola, mentre lei tentava disperatamente di fuggire.

Confermando il punto di vista dell'istanza inferiore, i giudici federali considerano il delitto commesso dall'imputato come "estremamente brutale, crudele e perfido". La donna si è battuta con l'"energia della disperazione", ma il marito, "insensibile alle sofferenze della moglie, ha continuato a colpirla".

A conclusione del processo svoltosi nel dicembre 2015, l'avvocato del 51enne aveva stigmatizzato una sentenza "troppo razionale", che a suo avviso non teneva sufficientemente conto dei gravi problemi psichici dell'imputato. Nella sua sentenza, il Tribunale di Nyon (VD) aveva invece spiegato che la pena poteva essere ancora più pesante, se non fosse stato per il "penoso" stato fisico e psichico dell'uomo.

 

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