Un uomo ha sottratto a un padre suo figlio, barricandosi in casa pochi metri distante. La stessa persona aveva creato il panico qualche giorno prima gridando «Allah Akbar» nella metro
LOSANNA - Un’aggressione e il rapimento del suo piccolo di 6 mesi, che portava nel marsupio. È l’incubo accaduto la scorsa domenica a Marco, un 29enne napoletano che vive nel quartiere di La Sallaz, a Losanna.
Marco era uscito con il suo bambino attorno alle 11, per una passeggiata nei pressi dell’abitazione, cane al guinzaglio. Un uomo lo ha avvicinato e gli ha chiesto: «Di chi è questo bambino?». Alla risposta «è mio» è susseguita la follia del suo interlocutore. Si è arrabbiato, ha inveito che il bambino era il suo e ha cominciato a colpire Marco, che è caduto a terra. Il marsupio si è staccato e l’uomo ha preso il bambino, scappando via.
L’intervento della polizia - Nessuno dei passanti, spaventati, è intervenuto, ma Marco ha seguito l’uomo che fuggiva con in braccio il suo bambino fino a un'abitazione, a un centinaio di metri di distanza. Nel frattempo ha avvisato la moglie e la polizia. Le autorità si sono recate prontamente sul posto, tracciando un perimetro di sicurezza e cominciando a trattare con l’uomo barricato in casa insieme al piccolo.
«Mi ha sorriso» - La negoziazione ha portato ai suoi frutti e l’uomo ha accettato di prendere il biberon che la madre aveva preparato per nutrire il bambino. Dopo più di due ore di dialogo, il rapitore è anche stato disposto a riporre il piccolo su un letto e gli agenti ne hanno approfittato per entrare nella casa e immobilizzarlo. Marco, a quel punto sollevato, ha detto: «L’ho visto tra le braccia di un poliziotto e appena ha incrociato il mio sguardo ha sorriso».
Un pericolo per la società? - L’autore del rapimento non è sconosciuto alle autorità. Si tratta di un cittadino sahrawi di 30 anni con problemi psichici. Due giorni prima aveva seminato il panico nella metropolitana urlando «Allah Akbar». Controllato da un medico e interrogato da un procuratore, era poi stato rilasciato in quanto «non pericoloso per la società».
A seguito dell’aggressione a Marco e del rapimento di suo figlio, l’uomo è stato nuovamente ascoltato dalle autorità. Avrebbe dichiarato che quel bambino è suo, che gli è stato concesso da Allah. Il Tribunale ha quindi sentenziato una pena detentiva di tre mesi e una perizia psichiatrica.
Contattate da 20 minutes, le autorità di Losanna hanno confermato l’operazione di polizia e un'inchiesta in corso.