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SAN GALLOMinacce di morte ad un giudice, condannato ex dentista

05.05.17 - 19:18
Il 67enne è stato ritenuto colpevole di tentata violenza e minacce contro funzionari. L'uomo intende impugnare la decisione:«Non ho mai fatto ricorso alla violenza»
Keystone
Minacce di morte ad un giudice, condannato ex dentista
Il 67enne è stato ritenuto colpevole di tentata violenza e minacce contro funzionari. L'uomo intende impugnare la decisione:«Non ho mai fatto ricorso alla violenza»

SAN GALLO - Un 67enne della Svizzera orientale è stato condannato ad un piccolo internamento per aver minacciato di morte un giudice. L'ex dentista occupa da anni la giustizia sangallese. Il processo si è tenuto oggi sotto protezione della polizia.

La scorsa estate, l'imputato aveva inviato al giudice una lettera intitolata "Minaccia di morte", perché lo riteneva responsabile della perdita di oltre sette milioni di franchi. In una seconda missiva scriveva invece: «Le garantisco una morte lenta e dolorosa - così almeno sono a conoscenza del motivo per cui mi trovo in prigione». L'uomo è stato arrestato prima che inviasse la lettera.

Da allora si trova in prigione e deve rimanerci provvisoriamente. Il tribunale distrettuale di Wil (SG) ha condannato oggi il 67enne per tentata violenza e minacce contro funzionari ad una pena privativa della libertà personale di 15 mesi.

Secondo la procura, l'imputato non si farà impressionare dalla sentenza, ma continuerà a battersi contro tutti. È ben possibile, che continuerà con la spirale di violenza. «Nessuno sa cosa potrà succedere se l'uomo viene rimesso in libertà», ha affermato il ministro pubblico.

La corte è della stessa idea. Per evitare altri reati ha predisposto un provvedimento ai sensi dell'articolo 59 del codice penale, conosciuto anche come "piccolo internamento". Questo ha una durata di cinque anni e deve essere regolarmente verificato. Se l'uomo disturbato gravemente a livello mentale non dovesse acconsentire ad un trattamento medicamentoso, potrebbero essergli somministrati psicofarmaci anche contro la sua volontà, ha affermato il giudice.

La sentenza non è ancora passata in giudicato. Il 67enne, che ha già annunciato di voler impugnare la decisione fino dinanzi al Tribunale federale (TF), rimane in carcerazione preventiva. L'ex dentista ha affermato di essere innocente: «Non ho mai fatto ricorso alla violenza». Secondo il suo difensore, l'internamento stazionario è sproporzionato e la cura farmacologica forzata violerebbe la Convenzione europea dei diritti dell'uomo (CEDU).

Il 67enne, che in passato possedeva uno studio nella Svizzera orientale, occupa già da 5 anni le autorità e i tribunali sangallesi. L'ex dentista si ritiene vittima di un complotto di procuratori e giudici "cospiratori e criminali". Secondo il responsabile del tribunale distrettuale di Rorschach, tale corte avrebbe già trattato in tutto 195 procedimenti che riguardano il 67enne.

Il tutto è iniziato per una disputa con il collega dello studio medico-dentistico, da lui accusato di frode. In seguito vi è stata la chiusura dello studio e il ritiro del permesso di esercitare. Attualmente vi è in corso il fallimento dell'ex dentista e vi è il rischio che il suo studio sia messo all'asta.

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