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Parlano gli amici e i conoscenti del club di scacchi dove sabato sera un quarantenne italiano ha perso la vita
SARGANS - Tre giorni dopo i fatti, gli abitanti di Sargans sono ancora sotto shock. Sabato sera, attorno alle 21.30, un quarantenne è stato ucciso a colpi di pistola davanti al Capannina, piccolo locale appartenente ad un club di scacchi locale.
«Avevamo appena finito di mangiare, e ci stavano servendo il caffè, quando abbiamo sentito un rumore» racconta al Blick Antonio Tino, membro del club. «Era buio, ed ero andato a cercare una lampada. Ma è allora che ho scoperto il corpo esanime per terra. All’inizio ho visto solo una chiazza rossa» spiega l’uomo. «Abbiamo cercato di rianimarlo ma abbiamo capito subito che non sarebbe servito a niente».
Un espresso - Il giocatore di scacchi ha riconosciuto subito la vittima. Secondo il Blick, si tratta di A.F., un italiano che gestiva un ristorante a Vilters (SG), e aveva appena mangiato al Capannina. «Sono triste, era una brava persona» ricorda Antonio.
Sospetti - Alcuni persone credono che l’autore del gesto sia un uomo che poco prima si era presentato al club per bere un espresso. «Lo conosco vagamente. È sempre stato cordiale» racconta Antonio.
Consegnato alla polizia - Un 28enne italiano, della regione come la vittima, si è presentato spontaneamente sabato sera alla polizia. Come ha ricordato la polizia in un comunicato, il movente del crimine e le circostanze sono oggetto di un’indagine.
