Su un volo interno, i bambini sono stati collocati vicino all'uscita di emergenza. È vietato. Un passeggero non è soddisfatto dalla versione della compagnia
ZURIGO - «È una negligenza deplorevole» di un membro dell'equipaggio. È questa la spiegazione data da Swiss a Roger* per l'inconveniente del quale il passeggero del volo è stato testimone sulla tratta Zurigo-Ginevra, il 19 febbraio.
«Una ragazzina, un adolescente e un adulto occupavano i posti sulla fila dell'uscita di emergenza», spiega il viaggiatore a 20 Minutes. Eppure, secondo le regole, i bambini non hanno alcun diritto di occupare questi posti, come confermato dall'Ufficio federale dell'aviazione civile.
«I passeggeri che viaggiano con bambini sono tenuti a registrarsi come tali, spiega Meike Fuhlrott, portavoce della compagnia aerea. E' quindi tecnicamente impossibile che un posto nella fila dell'uscita di emergenza venga assegnato loro». Secondo la portavoce, insomma, i clienti hanno sbagliato qualcosa nella procedura e il sistema non ha automaticamente escluso l'assegnazione di quelle poltrone.
Ma la risposta non soddisfa Roger, al quale quei posti a sedere (tra l'altro più spaziosi e comodi) erano stati originariamente assegnati. Al momento di salire sull'aereo con il suo amico, tramite la scansione la carta d'imbarco, un biglietto è stato stampato in automatico e su di esso erano riportate le riassegnazioni.
«Questa modifica non può essere stata fatta che manualmente», è convinto Roger. «Inutile nascondersi dietro al sistema informatizzato. Sia chi ha riassegnato i posti che i membri dell'equipaggio, senza batter ciglio, hanno ignorato le norme di sicurezza. Per me, Swiss minimizza gli errori del suo staff».
Da parte sua, la compagnia aerea è sicura che si tratti di un caso isolato, ma afferma che prenderà tutte le misure necessarie ad evitare che ancora una volta ciò riaccada».
*Nome fittizio