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VAUDUna coppia di jihadisti vuole tornare in Svizzera: «Non vogliamo più combattere»

27.02.17 - 15:06
Il 23enne, assieme alla moglie, aveva lasciato il paese nel 2015. Nei suoi confronti è scattato un mandato d’arresto internazionale
Una coppia di jihadisti vuole tornare in Svizzera: «Non vogliamo più combattere»
Il 23enne, assieme alla moglie, aveva lasciato il paese nel 2015. Nei suoi confronti è scattato un mandato d’arresto internazionale

LOSANNA - Un giovane losannese, di origini bosniache, partito alla volta del Medio Oriente per battersi fra i ranghi dello Stato islamico, sta cercando di fare ritorno in Svizzera. È quanto rivelato da alcuni documenti confiscati da parte dell’esercito iracheno durante un’offensiva compiuta tra i confini di Mosul.

Ajdin B., 23enne conosciuto con il nome di guerra Abu Wael al-Swissri, è scomparso dalla Svizzera nell’agosto del 2015, hanno rivelato il Tages Anzeiger e il programma "10 vor 10" della SRF, portando con sé la moglie, anche lei di origine bosniaca.

Noto ai servizi informativi - Il percorso effettivo della “coppia jihadista” di Losanna però è ancora poco chiaro. Ajdin era già noto per aver partecipato, con il gruppo islamico “Lies!”, alla distribuzione in strada di copie del corano. Per questo era stato segnalato dal Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) quale possibile candidato alla jihad.

Il suo nome di guerra, assieme alla sua data di nascita, è comparso in alcuni documenti appartenenti allo Stato islamico, finiti nelle mani dell’esercito iracheno. Il giovane è stato arruolato nella “brigata” Tarik Ibn Ziad, un’unità composta da 300 combattenti di provenienza europea e cecena.

Non vuole più combattere - E proprio su uno dei documenti confiscati compare una foto che ritrae il 23enne che, forse per questioni di salute, dichiara di non voler più combattere. Secondo le autorità elvetiche, il giovane è considerato pericoloso e per questo motivo nei suoi confronti è scattato un mandato d’arresto internazionale.

L’associazione “Lies!” torna così a far discutere, comparendo nuovamente sui rotocalchi della cronaca svizzera. E se alcuni dei suoi membri si sono infine distanziati dalle azioni da essa promosse, ce ne sono almeno nove che hanno trovato il modo di raggiungere il fronte della jihad in Siria e in Iraq.

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