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ZURIGOLe ruba la borsetta, ma poi ladro e vittima si mettono a trattare

29.12.16 - 14:13
Il caso accaduto a Zurigo la scorsa primavera ha del grottesco. Un ladro strappa la borsetta ad una donna. Lei gli chiede di restituirgli il cellulare. Lui pone delle condizioni...
Le ruba la borsetta, ma poi ladro e vittima si mettono a trattare
Il caso accaduto a Zurigo la scorsa primavera ha del grottesco. Un ladro strappa la borsetta ad una donna. Lei gli chiede di restituirgli il cellulare. Lui pone delle condizioni...

ZURIGO - La vicenda riportata oggi dal Tages-Anzeiger sta facendo il giro del web. Protagonista, o meglio, vittima del caso sfociato in un procedimento penale, una 34enne che nell'aprile dello scorso anno ha subito un furto del tutto anomalo.

Erano le 23 di una sera di primavera quando la donna stava rientrando a casa, nel suo appartamento di uno stabile nel Kreis 4 di Zurigo. Nel momento in cui stava aprendo il portone di casa si presenta un uomo, quasi un anno più giovane di lei, che le chiede se in quel palazzo abitava un certo Simon. La donna non ha fatto in tempo a rispondere alla domanda che si è ritrovata senza borsetta. Lo sconosciuto gliel'aveva strappata e la donna ha rincorso il ladruncolo che, nel frattempo, aveva inforcato la bicicletta e si era dato alla fuga. La 34enne, disperata, gli ha chiesto di riavere il cellulare. Troppo importante il suo telefonino, con tutti i suoi contatti, i suoi indirizzi. In una sorta di «colpo di testa», come lei stessa lo ha definito successivamente, ha chiamato il ladro, pregandolo di farsi restituire la borsetta in cambio del denaro contenuto nel portafoglio. Il ladro si è fermato ed è tornato verso la donna, alla quale ha intimato di non scappare e di non urlare. «Adesso sono gentile, ma potrei diventare cattivo», le ha detto mentre constatava che nel borsellino della donna vi erano 140 franchi. Troppo pochi per l'uomo che, in cambio della borsa, le ha chiesto ulteriori 500 franchi. La donna si è rifiutata. Visto il «No» secco, l'uomo le ha chiesto di soddisfarlo con un rapporto orale. In quel modo se la sarebbe cavata «a buon mercato». Lei gli ha risposto che per 140 franchi avrebbe trovato facilmente una donna che avrebbe potuto soddisfare il suo desiderio. Lui le ha spiegato di non volere pagare per avere in cambio una prestazione di natura sessuale.

Le trattative sono andate avanti per un po', fino a quando i due hanno trovato una soluzione condivisa, consistita nel prelievo di 400 franchi al bancomat di Lang-/Kanzleistraße. L'uomo le avrebbe consegnato il telefonino soltanto dopo avere ricevuto i 400 franchi. Una volta consegnato il denaro, l'uomo però il telefonino non lo ha restituito. Infatti, le ha chiesto di andare a casa sua per consumare un rapporto sessuale. Proposta che la donna rifiuta. L'uomo insiste e, mentre la riaccompagna a casa, giunti all'accesso del garage, le chiede di masturbarlo. La donna, impaurita, cede alla sua richiesta e lo accontenta. L'uomo le restituisce il telefono, ma la costringe ancora a praticare dell'autoerotismo davanti ai suoi occhi.

Erano le 23.37, così precisa il Tages-Anzeiger, quando un'autovettura giunta all'accesso del garage le dà la possibilità di fuggire. Lui l'ha seguita in bicicletta, intimandola di fermarsi, dicendole che lui sapeva dove abitava e che l'avrebbe aspettata. L'uomo si è comunque limitato alle minacce e se n'è andato.

Mercoledì scorso l'uomo è comparso davanti al Tribunale distrettuale di Zurigo. Davanti al giudice ha sostenuto che la transazione finanziaria è stata «totalmente consensuale» e che lo scambio del telefono per i 400 franchi era stato un pessimo affare per lui. Inoltre ha dichiarato di non essersi reso conto di avere costretto la vittima a compiere degli atti sessuali. Dichiarazioni che non hanno convinto il giudice, anche perché l'uomo aveva dei precedenti penali. Infatti, nel 2008, era già stato condannato a 4 anni di prigione in Argovia per furto, estorsione, violenza e aggressione a sfondo sessuale.

La Corte lo ha condannato per gli stessi capi d'accusa a 30 mesi di prigione e a un risarcimento alla sua vittima di 4.700 franchi. Il condannato ha presentato ricorso.

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COMMENTI
 

Esse 7 anni fa su tio
delirium!

aquila bianca 7 anni fa su tio
Beh....... non è facile giudicare se non ci si trova in una situazione deplorevole come qui raccontata.... Ma...... quando le ha "chiesto il primo favorino"...... non erano lontane quelle là che pendono, e io le avrei "leggermenteeeeeeeeeeeeeeeeee colpite.... per non dire altro sennò mi bannano".... Non riesco a capire chi dei due fosse il più in chiaro in questa situazione ;-((( .......sicuramente non avrei concesso "certi favori per un telefono".... come per nessun'altra cosa....

lo spiaggiato 7 anni fa su tio
Risposta a aquila bianca
Seee... :-))))

geiger 7 anni fa su tio
no comment...

Matto04 7 anni fa su tio
no ma... :((

lo spiaggiato 7 anni fa su tio
hi hi hi...

neuropoli 7 anni fa su tio
roba film USA

Esse 7 anni fa su tio
Risposta a neuropoli
...anche di altro genere..

Mao75 7 anni fa su tio
Beh.... la donna adesso ha 30 mesi x cambiare indirizzo e nome. Io fossi il giudice avrei optato x la castrazione chimica del tipo.... visto che quella fisica mi dicono non sia applicabile :(

rojo22 7 anni fa su tio
roba de matt!!!
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