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VAUDVogliono scagionare il papà, ma i giudici non sentono ragioni

22.12.16 - 10:27
Due gemelle hanno scritto a Tribunale cantonale dicendo di aver inventato le accuse di maltrattamento in precedenza avanzate nei confronti del genitore, ma non vengono ascoltate
Vogliono scagionare il papà, ma i giudici non sentono ragioni
Due gemelle hanno scritto a Tribunale cantonale dicendo di aver inventato le accuse di maltrattamento in precedenza avanzate nei confronti del genitore, ma non vengono ascoltate

LOSANNA - Tra il 2010 e il 2012, un padre avrebbe fatto subire pene corporali alle sue figlie gemelle. Secondo "24 heures", per un oggetto perduto o una bolletta telefonica alta, l'uomo avrebbe reagito sfilandosi la cintura e battendole, bastonandole o strattonandole per i capelli.

A denunciare il caso era stato il Servizio di protezione dei minori. Nel 2015, un procuratore aveva condannato il padre violento a 180 giornaliere e a una multa di 600 franchi.

Il quotidiano vodese rivela che l'uomo si era inizialmente opposto all'ordinanza del procuratore, che aveva di conseguenza portato il caso al Tribunale cantonale. Ma poi il ricorso era stato ritirato.

Solo più tardi le due gemelle hanno scritto al Tribunale cantonale dichiarando di aver inventato le accuse di violenza e affermando di voler ritirare la loro denuncia. Ora dicono di aver solo ricevuto alcuni schiaffi dal padre.

La nuova versione non soddisfa però i giudici. La Corte d'appello, in particolare, ha ricordato che una delle due ricorrenti aveva già ritrattato una volta le sue dichiarazioni.

Marc Cheseaux, avvocato del padre, commenta con disappunto la decisione dei magistrati: «Ho chiesto che le ragazze potessero essere ascoltate dalla Corte d'Appello, ma la mia richiesta non è stata accolta. È una vergogna», ha lamentato.

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