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PORRENTRUY - Il tribunale cantonale giurassiano oggi ha parzialmente confermato la condanna di prima istanza di due persone per frode elettorale e incetta di voti avvenute nel quadro dell'elezione del sindaco di Porrentruy (JU) nel 2012. I difensori chiedevano il proscioglimento.
Per un imputato la corte ha confermato la condanna del dicembre del 2014 per frode elettorale e incetta di voti: una pena 20 aliquote giornaliere di 10 franchi senza la sospensione condizionale, a causa di condanne precedenti, e una multa di 1000 franchi. L'uomo ha raccolto 146 o 147 buste elettorali e riempito otto schede di famigliari, sia nel primo che nel secondo turno di votazione per il sindaco. "Si è trattato di un'azione grave che ha impedito al corpo elettorale di esprimersi liberamente", ha sottolineato il presidente della corte, Gérald Schaller.
Il secondo accusato, reo confesso ora al beneficio dell'assicurazione invalidità, è invece stato prosciolto dall'imputazione di incetta di voti. Nei suoi confronti il tribunale cantonale ha stabilito, per fronde elettorale, una pena pecuniaria di 50 franchi (cinque aliquote giornaliere di 10 franchi), con la condizionale di due anni. Egli ha riempito i bollettini di voto dei genitori e del figlio in occasione del primo e anche del secondo turno. In prima istanza gli erano state inflitte dieci aliquote da 10 franchi l'una e una multa di 1000 franchi.
I due non si conoscevano e non erano affiliati ad alcun partito; hanno agito per futili motivi, ha detto il presidente della corte.
