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SAN GALLOPerfettamente integrata, ma deve lasciare la Svizzera

18.11.16 - 21:00
L'ufficio della migrazione sangallese ha deciso di espellere una 17enne serba. Il motivo? La madre non ha fatto la domanda di ricongiungimento famigliare in tempo. Lanciata una petizione
Perfettamente integrata, ma deve lasciare la Svizzera
L'ufficio della migrazione sangallese ha deciso di espellere una 17enne serba. Il motivo? La madre non ha fatto la domanda di ricongiungimento famigliare in tempo. Lanciata una petizione

SAN GALLO - È in Svizzera dal 2014 ed è perfettamente integrata. Ha imparato molto rapidamente il tedesco, gioca nella squadra femminile del FC Balzers e quest'estate avrebbe voluto iniziare un apprendistato presso l'ospedale cantonale di Glarona. Ma quel apprendistato Marija Milunovi non l'ha mai potuto cominciare. Il motivo? Alla ragazza manca il permesso di soggiorno.  

Ritorno in Serbia - Ma per la giovane le cose da giovedì vanno pure peggio, perché l'ufficio della migrazione sangallese ha deciso di rimandarla nel suo Paese d'origine: la Serbia.

«Mio padre mi picchiava» - La ragazza è disperata. Se dovesse essere rispedita nel Paese balcanico non saprebbe neppure dove andare. «Mio padre mi picchiava. Prima di venire in Svizzera abitavo con mia nonna». Ma il ritorno a casa della parente non è un'opzione praticabile visto che la donna soffre di una forte depressione e non potrebbe occuparsi di Marija. 

Superato il termine per il ricongiungimento famigliare - La giovane ha quindi raggiunto la madre nel 2014. Ma non ha mai ottenuto il permesso di soggiorno perché sua mamma ha fatto scadere il termine prescritto dalla legge per la presentazione di una domanda di ricongiungimento famigliare.

Lanciata una petizione - Le persone di Sargans (SG), località in cui Marija vive da due anni e mezzo, sono scioccate. Nessuno riesce a capire la decisione dell'ufficio della migrazione visto che la giovane ha dimostrato di essere perfettamente integrata in Svizzera. I cittadini hanno quindi deciso di lanciare una petizione e la sua squadra di calcio ha pure organizzato una partita di beneficenza a sostegno di Marija. Ma tutto gli sforzi di amici e cittadini si sono dimostrati vani. Non è ancora chiaro quando l'adolescente dovrà abbandonare il Paese per fare rientro in Serbia.

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