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Accade ad Arbon. «Una misura contro gli atti vandalici», giustifica il Municipio
ARBON - «Fate attenzione! Coloro che desiderano visitare il cimitero dopo le ore 20 devono avere con sé la carta d'identità e saranno costretti a rispondere a domande fastidiose». A raccontarlo su Facebook è Patrizia, una turgoviese 34enne.
La donna non ha digerito quello che gli è successo domenica sera ad Arbon (TG). «Erano le 20 e volevo fare visita alla tomba di mio padre per accendere una candela», spiega Patrizia. Ma la sua visita è stata interrotta da una guardia di sicurezza che si è avvicinata a lei e le chiese cosa stesse facendo.
«Era piuttosto aggressivo, voleva vedere la mia carta d'identità», racconta la turgoviese che, alla fine, è stata in grado di fare visita alla tomba di suo padre. Una volta tornata indietro, è andata per recuperare il suo documento. Ma l'agente l'ha accompagnata alla sua auto prima di restituirlo. «Ha preso nota dei miei contatti. Era una situazione abbastanza strana», fa notare la donna.
Le autorità di Arbon spiegano che si tratta di una misura di sicurezza. «Dallo scorso autunno abbiamo registrato un numero crescente di furti di ornamenti funebri. Per questo abbiamo chiesto a degli agenti di sicurezza di monitorare il luogo al di fuori degli orari di apertura», spiega Peter Wenk, capo della Sezione della Popolazione.
Secondo il regolamento, le visite al cimitero sono consentite dalle 7 alle 19. Fuori da questi orari devono farsi identificare e lasciare i propri recapiti.
