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SVIZZERAEspulso dopo 10 anni di assistenza

27.10.15 - 06:13
Un algerino arrivato in Svizzera nel 2002 chiedendo asilo dovrà tornare nel suo paese d'origine per non essersi impegnato nel suo processo d'integrazione
Espulso dopo 10 anni di assistenza
Un algerino arrivato in Svizzera nel 2002 chiedendo asilo dovrà tornare nel suo paese d'origine per non essersi impegnato nel suo processo d'integrazione

ZURIGO - È arrivato in Svizzera nel 2002 dall’Algeria chiedendo asilo, dopo che la sua domanda è stata respinta ha vissuto per tre anni in clandestinità. Nel 2005 ha ottenuto un permesso di soggiorno dopo essersi sposato con una cittadina svizzera dalla quale ha avuto anche un figlio. Un’intera famiglia mantenuta grazie all’assegno versato dall’assistenza. Come scritto dal TagesAnzeiger le autorità cittadine, dopo 10 anni (e circa mezzo milione di franchi versati), hanno però deciso di dire basta provvedendo non solo a staccare la spina ma anche all’espulsione.

La decisione giuridicamente complessa (perché tocca il Diritto al ricongiungimento familiare) dell’Ufficio della migrazione non ha precedenti. La causa di tutto ciò, secondo le autorità, sarebbe da ricercare nel comportamento dell’uomo: dopo 13 anni parlava solo poche parole di tedesco (preferendo invece il francese) e non è mai riuscito (così come sua moglie più vecchia di lui di 19 anni) a trovare un impiego. A nulla, in questo senso, è valsa l’offerta della città di pagare per un asilo diurno per la sua prole.

Ad influire anche una situazione familiare tribolata, una condanna con la condizionale per ricettazione e migliaia di franchi di debito. Il capofamiglia verrà estradato il prossimo 16 aprile, la compagna e il figlio resteranno in Svizzera in quanto cittadini rossocrociati. Secondo le autorità: "Hanno comunque più possibilità di integrarsi là e, in ogni caso, possono tenersi in contatto tramite visite, telefonate e lettere". 

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