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VALLESEMamme contro la linea ad altissima tensione

03.09.15 - 15:05
Cinque donne di Grône hanno creato un'associazione per proteggere la salute dei loro figli
Archivio Ti-Press
Mamme contro la linea ad altissima tensione
Cinque donne di Grône hanno creato un'associazione per proteggere la salute dei loro figli

GRÔNE - Le mamme del villaggio di Grône (VS) scendono in campo contro la linea ad altissima tensione prevista fra Chamoson e Chippis. Temono le ripercussioni dell'impianto sulla salute dei loro figli.

Cinque madri della località vallesana annunciano oggi in un comunicato di aver creato il gruppo "Proteggiamo i nostri figli dalle linee ad altissima tensione", il cui obiettivo è di incitare la società Swissgrid a "riconsiderare il progetto e a proporre una variante interrata".

I tralicci della futura linea - affermano - saranno costruiti "nelle immediate vicinanze del centro scolastico di Grône". Alcuni dei 700 allievi del centro "trascorreranno più di 10 anni a contatto con i campi elettromagnetici nocivi per la salute".

Una petizione promossa dalle mamme ha riunito finora più di 4500 firme. Un incontro con Swissgrid - il costruttore della linea - "non ci ha rassicurate, ben al contrario", dichiarano. Spiegano peraltro di aver deciso di combattere soltanto oggi il progetto "perché finora avevamo fiducia, eravamo convinte che la linea sarebbe stata interrata".

Il progetto è attualmente fermo a causa di una decisione incidentale, favorevole a diciotto oppositori, resa dal Tribunale amministrativo federale (TAF) in maggio. La Corte ha sconfessato l'Ufficio federale dell'energia (UFE), che in gennaio ha ritirato l'effetto sospensivo alla domanda di approvazione dei piani inoltrata da Swissgrid, dando in pratica il via libera ai lavori.

Rifiutando di concedere "un permesso di costruire anticipato", il TAF rilevava che "né la necessità, né l'urgenza della linea giustificano che sia ritirato l'effetto sospensivo alla decisione di approvazione dei piani". Gli oppositori, dal canto loro, deplorano l'assenza di dettagli nei piani, in particolare riguardo ai piloni.

Presentato nel 2010, il progetto di linea ad altissima tensione è stato strenuamente combattuto, in particolare a causa del suo carattere aereo. Dopo una serie di azioni giudiziarie, nel giugno 2013 il Tribunale federale ha confermato che interrare totalmente o parzialmente la linea comporterebbe costi eccessivi e complicherebbe notevolmente i lavori.

Secondo i piani, la futura linea aerea di 28 chilometri sarà costruita lungo la sponda sinistra del Rodano e comporterà la soppressione di 53 chilometri di linee elettriche esistenti. L'elettrodotto permetterà in particolare di trasportare l'energia supplementare prodotta dalle dighe di Nant de Drance e di Cleuson-Dixence.

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