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VAUD"Pedofilo di Gland" condannato a dieci anni

26.06.14 - 14:56
Il tribunale cantonale ha aumentato di un anno la pena inflitta al sessantenne ginevrino accusato dello stupro di una 11enne
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"Pedofilo di Gland" condannato a dieci anni
Il tribunale cantonale ha aumentato di un anno la pena inflitta al sessantenne ginevrino accusato dello stupro di una 11enne

LOSANNA - Dieci anni di reclusione: è la pena, maggiorata, inflitta oggi dal Tribunale cantonale vodese ad un sessantacinquenne ginevrino accusato di aver violentato una bambina di 11 anni nell'aprile 2011 a Gland (VD). Condannato in prima istanza a nove anni di carcere, l'imputato contesta di aver stuprato la ragazzina. La sua legale ha annunciato un ricorso al Tribunale federale.

 

Oltre a maggiorare la pena, la Corte ha deciso di mantenere l'internamento pronunciato dai giudici di prima istanza. Nell'ambito del processo d'appello, la pubblica accusa ha chiesto una condanna a undici anni di reclusione, mentre la difesa ha proposto tre anni di carcere, nonché la revoca dell'internamento a favore di misure terapeutiche.

 

Il 65enne ha nuovamente contestato lo stupro, spiegando di essere impotente a causa del tumore di cui è afflitto. La sua legale ha invocato diverse circostanze attenuanti, quali il pentimento espresso dal suo assistito, l'assenza di precedenti giudiziari, nonché la separazione dalla moglie nel 2006.

 

L'avvocata ha pure denunciato il "linciaggio mediatico" subito dall'imputato, nonché lo svolgimento di perizie psicologiche "estremamente parziali". La Corte di primo grado aveva invece rilevato la "perversità e il sadismo" con cui l'uomo si era accanito sulla bambina, "ridotta allo stato di oggetto disumanizzato".

 

Facendosi passare per un tecnico, l'uomo aveva attirato la ragazzina nella lavanderia della palazzina di Gland in cui abita e l'aveva violentata, minacciandola con un coltello. Nel condannarlo a nove anni di reclusione in dicembre, il Tribunale criminale di Nyon (VD) aveva ritenuto ch'egli aveva agito per vendicarsi di un membro della famiglia della vittima, un tempo insegnante della figlia.

 

Le motivazioni del Tribunale cantonale saranno note soltanto fra due o tre mesi, ma la legale del ginevrino ha già annunciato di voler sottoporre il caso al Tribunale federale.

 

Ats

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