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SVIZZERAGli impiegati si lamentano, la Posta risponde: "Obiettivi realistici"

04.06.14 - 16:18
Secondo l'azienda il clima di lavoro è "buono" ed è "normale che in grosse imprese non tutti i collaboratori siano contenti"
Foto Archivio Ti-Press
Gli impiegati si lamentano, la Posta risponde: "Obiettivi realistici"
Secondo l'azienda il clima di lavoro è "buono" ed è "normale che in grosse imprese non tutti i collaboratori siano contenti"

BERNA - Uffici postali trasformati in negozi di cellulari, articoli di cartoleria e altro ancora, impiegati allo sportello che devono fare anche i bottegai e i piazzisti di prodotti finanziari e assicurativi, sempre sotto pressione perché contribuiscano a gonfiare il fatturato aziendale: il presunto malcontento di molti dipendenti della Posta, di cui si è fatto portavoce il "SonntagsBlick" ripreso poi da altri media, è confermato anche dai sindacati, che criticano le condizioni di lavoro agli sportelli. Il responsabile del settore Franz Huber respinge invece i rimproveri e parla di "obiettivi realistici".

 

Obbligo di vendere, casi di burnout, richieste in aumento di certificati di malattia, cattivo ambiente di lavoro, resistenza da parte di responsabili degli uffici postali e dei loro subordinati: questo il clima di lavoro secondo un articolo pubblicato nell'ultimo numero del domenicale zurighese e ripreso dal "Blick", come pure da altri mass media. La critica riguarda in particolare la vendita di prodotti "estranei alla posta", per esempio assicurazioni o abbonamenti per telefonini.

 

Anche i sindacati Syndicom e Transfair criticano le condizioni di lavoro dei loro affiliati. La crescente pressione è da anni tema di discussione, afferma Bruno Schmucki, portavoce di Syndicom, interpellato dall'ats: è da anni infatti che gli obiettivi di vendita vengono costantemente riveduti al rialzo.

 

Il sindacato, che rappresenta circa 15'000 dipendenti della Posta, chiede che nella valutazione dei dipendenti sia considerata quella che dovrebbe essere l'occupazione principale dell'azienda: spedire lettere e pacchi. Gli impiegati hanno svolto un tirocinio nell'impresa e hanno imparato soprattutto questo mestiere, sostiene il sindacato. In particolare i dipendenti a tempo parziale - sostiene Schmucki - non hanno "alcuna chance di tenersi al corrente di ogni offerta di telefonia mobile".

 

Alle critiche risponde oggi sul "Blick" Franz Huber, responsabile dell'unità Rete postale e vendita e membro della direzione della Posta. "Gli obiettivi per il 2014 sono realistici, anche se sono in singoli casi più alti rispetto al 2013". Inoltre - rileva il manager nell'intervista - la prestazione individuale incide soltanto per lo 0,8% sul salario.

 

Secondo Huber, la grande maggioranza degli 8500 impiegati d'ufficio postale apprezza il suo lavoro e può identificarsi con i compiti assegnati. E chi fa fatica ad adeguarsi ai nuovi obiettivi dispone di varie offerte interne come circoli d'apprendimento, workshop, formazione continua. Per il manager il clima di lavoro è "buono" ed è "normale che in grosse imprese non tutti i collaboratori siano contenti".

 

Ci sono addirittura casi di dipendenti che comprano prodotti alla Posta e poi li rivendono esternamente in perdita solo per raggiungere gli obiettivi di vendita, sostiene l'intervistatore del "Blick". "Brutta cosa che non va assolutamente nel senso da me voluto", risponde Huber, sicuro però che si tratti di "casi isolati".

 

Altro suono di campana a Transfair: "Da noi arrivano quasi ogni giorno reclami per le condizioni di lavoro negli uffici postali", afferma René Fürst, responsabile per il settore Posta e logistica del sindacato. Specialmente i dipendenti di lunga data - aggiunge - hanno difficoltà ad adeguarsi al "cambiamento paradigmatico" avviato dalla Posta come reazione alla riduzione del volume di lettere e pacchi inviati dall'azienda. Ad essere richiesti dalla Posta non sono più - sostiene - "fornitori di prestazioni, ma professionisti della vendita".

 

Anche i numerosi commenti dei lettori del "Blick"online all'intervista di Huber sono in grande maggioranza negativi verso la Posta, e a loro volta raccolgono gran parte dei "mi piace".

 

Ats

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