Il dibattito sugli emolumenti ai membri del governo è stato lanciato in seguito alla vicenda venuta alla luce lo scorso mese di dicembre a Basilea Campagna, dove alcuni consiglieri di Stato e alti funzionari non hanno restituito, come avrebbero dovuto, indennità ricevute mentre rappresentavano il cantone in società e istituzioni. La commissione delle finanze ha calcolato un ammanco di 320'00 franchi accumulato negli ultimi cinque anni.
In seguito a quella vicenda i sette consiglieri di Stato zughesi hanno reso pubblici i loro guadagni, riuscendo a dimostrare che non ci sono state irregolarità. Gli autori della mozione si sono però chiesti se sia opportuno versare gettoni di presenza fino a 300 franchi a politici che già percepiscono un salario mensile di 21'000 franchi, ai quali vanno aggiunti 1100 franchi forfettari al mese di rimborso spese.
La mozione sottoposta al parlamento di Zugo è stata appoggiata da quasi tutti i partiti. Unica eccezione l'UDC che ha definito la proposta "un contributo al dibattito dell'invidia".