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Un gruppo di bambini under 15 è stato fermato e denunciato con un decreto penale per aver circolato sul marciapiede. Lo stupore di un padre
BASILEA - Severità, rigore e nessuna indulgenza. Neppure nei confronti di alcuni bambini in bicicletta che sono stati fermati dalla polizia e denunciati con un decreto penale per violazione del codice della strada. Un reato che rimarrà registrato per cinque anni. La colpa? Avere circolato sul marciapiede in bicicletta.
I fatti risalgono a metà gennaio. "In quel giorno sono stati 17 i bambini denunciati al ministero pubblico dei minorenni. "Circolavano in bicicletta sul marciapiede o non disponevano di faretti" ha spiegato alla Basler Zeitung Martin R. Schütz, portavoce della polizia cantonale di Basilea Città.
Daniel Peter, padre di una bambina di 12 anni denunciata dalla polizia, ha spiegato che, nonostante non metta in dubbio il divieto di circolare sul marciapiede in bicicletta, sua figlia ha dovuto infrangere le regole (ma soltanto per un breve tratto) per "evitare l'arrivo di un altro utente della strada". Peter tuttavia ritiene esagerata la denuncia della polizia: “E’ come se si usasse un cannone per uccidere delle pulci”. E mentre la polizia basilese getta acqua sul fuoco e parla di effetto deterrente e di nessuna conseguenze sulla possibilità per questi bambini di poter ottenere la patente del motorino, dal presidente di Mobilità pedonale, l'associazione dei pedoni, Thomas Schweizer, sostiene che i "ciclisti che si impossessano delle superfici dei marciapiedi sono un grosso problema in tutta la Svizzera".
A 20min.ch Schweizer ha parlato di "aumento delle violazioni": "Nelle città soprattutto ci sono sempre più zone miste sui marciapiedi, dove è permesso circolare sia ai pedoni che ai ciclisti" e ciò creerebbe confusione perché in molti non saprebbero quando e dove possono circolare in sicurezza. Una situazione che creerebbe più pericoli e incidenti.
"Servono nuove soluzioni" ha dichiarato Schweizer: "Le bici devono percorrere la strada, dove deve essere creato sufficiente spazio per loro. Nelle zone dove i conflitti si ripetono la polizia dovrebbe controllare e multare".
