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Un modello già molto diffuso nei paesi scandinavi sta per approdare in Svizzera: neve artificiale conservata tutta l’estate per usarla l’inverno successivo
UNTERIBERG - Si chiama snowfarming: i cannoni da neve vengono messi al massimo per produrre fiocchi a tutto regime durante l’intero inverno. Una volta ammucchiata, la coltre viene conservata e protetta dal caldo estivo grazie a una pellicola o a uno strato di segatura. Uno studio del 2008 dell’Istituto per la neve e le valanghe Slf, ha dimostrato che il metodo permette che solo il 30 percento della preziosa polvere lacrimi nel suolo.
In Finlandia lo snowfarming è pratica comune da molti anni. Anche in Germania e Austria si tratta ormai di una tendenza diffusa. Nel nostro paese, invece, solo a Davos si è iniziato a conservare la neve durante la lunga pausa assolata. Ora Reto Brunner, un insegnante di sport di Einsiedeln che vive a Unteriberg (Sz), si è messo in testa l’idea di costruire una fabbrica della neve a soli 925 metri sopra al livello del mare.
L’intenzione è di produrre 10mila metri cubi di fiocchi artificiali durante l’inverno, per poterli spalmare su una pista già a fine ottobre. «Realizzeremo il primo impianto di snowfarming nel centro Europa con annessa una pista da biathlon di 50 metri», ha spiegato Brunner alla Neuer Luzerner Zeitung. Il progetto è definito e dovrebbe mettersi in moto il prossimo autunno, così da avere la neve per l’inverno seguente. Fabian Wolfsperger, del Slf, vede delle buone probabilità di riuscita del progetto. Ma non crede che in futuro sia ipotizzabile l’adozione generalizzata di questo modello nelle stazioni sciistiche elvetiche: «La parte più costosa è il trasporto della neve. Per un intero comprensorio sciistico sarebbe finanziariamente impossibile».
