Era il 6 gennaio 1314 quando gli svittesi attaccarono l'abbazia
SVITTO - Settecento anni or sono - era il 6 gennaio 1314, giorno dell'Epifania - gli svittesi attaccarono e saccheggiarono
l'abbazia di Einsiedeln (SZ), quale conseguenza di vecchi conflitti territoriali tra gli abitanti della regione e il monastero.
Fu un attacco violento e criminale scrive Rudolf von Radegg, storico e testimone oculare dell'episodio nel suo poema "Cappella Heremitana", dedicato proprio all'abbazia. Gli aggressori sfondarono il portone con arieti e asce, poi radunarono gli impauriti monaci, che portarono a Svitto e rilasciarono solo dopo diverse settimane di carcere.
Gettarono per terra ossa di santi e paramenti sacri, rubarono anche calici e oggetti preziosi, bevendo "senza misura" il vino prodotto dall'abbazia. Quell'attacco fu solo uno di una lunga serie. Un documento del 1311 narra di aggressioni contro il bestiame dell'abbazia e saccheggi nelle stalle, ad opera di persone definite "gens diabolica". Il contenzioso tra abitanti e monaci terminò in modo definitivo nel 1350.
ats