La popolazione si sente più sicura rispetto allo scorso anno, e a destare più timore sono i cambiamenti climatici
BERNA - La popolazione svizzera si sente più sicura rispetto all'anno scorso. In particolare è diminuita notevolmente l'apprensione nei confronti degli stranieri e dei rifugiati. La preoccupazione principale dei confederati rimane, come in passato, quella sui cambiamenti climatici. Lo rivela il "barometro delle apprensioni" pubblicato oggi dall'istituto di ricerca gfs-zürich.
La paura riguardante il clima, con un valore di 5,6 su una scala da 1 a 10 punti, scavalca l'egoismo delle persone (5,4) e il timore di una contaminazione nucleare (5,1).
Il senso di sicurezza della popolazione è maggiore rispetto agli anni scorsi. Rimangono invariate solo le preoccupazioni riguardo a una minor importanza della religione, ai cambiamenti tecnici e la paura di essere vittime di un attacco terroristico.
L'istituto di ricerca riconduce questa sensazione di maggior sicurezza al fatto che il 2013 è stato un anno generalmente tranquillo. Rispetto all'anno scorso la paura di un'inflazione o di un indebitamento eccessivo sono diminuite notevolmente. Anche il timore di un inforestierimento e la sensazione di non sentirsi più a casa in Svizzera sono calate vistosamente.
Sono stati interrogati complessivamente circa 1000 abitanti della Svizzera tedesca e francese. I romandi sono risultati più apprensivi dei loro connazionali tedescofoni. Il sondaggio mostra inoltre che le persone con un basso livello di formazione si sentono tendenzialmente più minacciate rispetto a quelle con un alto livello di formazione.
Ats