Ogni 15 giorni una persona muore in Svizzera a causa della violenza coniugale, ha dichiarato la consigliera nazionale Jacqueline Fehr (PS/ZH). Le donne sono continuamente minacciate, umiliate, picchiate e stuprate. I figli subiscono questa violenza tanto quanto le loro madri, ha aggiunto.
La socialista ha ricordato che circa il 70% delle denunce vengono poi ritirate dalle vittime. Gli autori di violenze non temono sanzioni perché sanno che spesso non dovranno neppure rispondere dei loro atti.
Myriame Zufferey, dell'Organizzazione delle case per donne maltrattate della Svizzera e del Liechtenstein (DAO), ha chiesto l'adozione di una strategia nazionale. "Non vogliamo una soluzione raffazzonata a livello di comuni e cantoni". La Svizzera ufficiale deve aprire gli occhi e realizzare che la violenza coniugale è un fenomeno diffuso che tocca tutti gli strati sociali.
Le dimostranti, che hanno raccolto 4000 firme per appoggiare le loro richieste, hanno anche invitato il parlamento a ratificare la Convenzione sulla prevenzione e la lotta contro la violenza sulle donne e la violenza domestica.
La manifestazione era organizzata dal DAO per segnare l'inizio della campagna annuale "16 giorni contro la violenza sulle donne".